Pergola (Pesaro-Urbino), 14 agosto 2013 – Quando manca ancora un’ora ai funerali di Lucia Bellucci sono già in tanti ad aspettare fuori dalla porta chiusa della concattedrale di Pergola. Dentro a dare un primo privato ultimo saluto alla 31enne ci sono solo i familiari e il fidanzato Marco Pizzarelligiunto da Catania, confortati da don Sesto Biondi che fra poco celebrerà le esequie.
Il feretro di Lucia è arrivato a Pergola alle 16.30 scortato dai vigili urbani e dal sindaco della città, Francesco Baldelli, che è voluto andare ad accoglierlo al casello autostradale di Marotta per accompagnare il corteo nella mesta via del ritorno a casa.
La concattedrale di Pergola non c’è l’ha fatta ad accogliere il mare di gente che l’ha inondata per dare l’ultimo saluto a Lucia. Tantissime persone sono rimaste sul sagrato per non far mancare comunque il proprio sostegno alla famiglia Bellucci. Saranno un migliaio: silenziosi, composti, affettuosi. Finito il rosario si innalza un canto che rimbomba nei cuori di tutti “Eccomi Signore eccomi”… i genitori si sostengono a vicenda e inizia la celebrazione. Tra centinaia di fiori bianchi e rosa la bara nocciola con sopra una foto di Lucia sorridente.
“Vorrei dirti, cara Lucia, di aiutarci ad amare la vita; di aiutarci a capire che in tutti c’è del bene. .. vorrei dirti che la vita non ti è stata tolta ma data in abbondanza e l’amore che tutta questa gente sta dimostrando alla tua famiglia ne è la dimostrazione”. Con queste parole il vice parroco don Filippo Fradelloni ha concluso una omelia delicata come Lucia e composta come il dolore dei familiari ai quali poco prima aveva detto: “Vorremmo partecipare al vostro dolore ma non ne siamo capaci, possiamo solo lontanamente immaginarlo. Vorrei dirvi coraggio. .. ma non ne sono capace. Questo è solo il tempo del silenzio e della preghiera“. E ancora: “Il sorriso di Lucia non lo vediamo più, ora lo vede Dio. La morte non può sconfiggere però la bellezza del suo ricordo nè l’amore di chi con Lucia ha condiviso la vita”.
“Questa mattina – ha anche aggiunto il sacerdote – stavo venendo qui in treno: c’era un cielo scuro, un cielo nero poi, a un certo punto, nel cielo è comparso un arcobaleno. Vi chiedo di chiudere gli occhi e pensare che su quell’arcobaleno ci sta camminando Lucia verso il Paradiso”.
A conclusione del rito funebre per Lucia Bellucci sono arrivate anche le parole forti della sorella Elisa: “Vogliamo che sia fatta giustizia. Mia sorella la conoscevano tutti, non c’è bisogno che la descriva. Vogliamo che rimanga con noi perché era una persona speciale. .. chi la conosce lo sa”. Un messaggio a cui hanno fatto seguito un lungo applauso e tante lacrime. (ilrestodelcarlino.it)