Firenze, 20 settembre – Nell’ambito dell’inchiesta sul sottoattraversamento della Tav a Firenze, su disposizione della procura, in alcune sedi della Regione Toscana sono stati acquisiti in copia documenti che riguardano la sostituzione dell’architetto Fabio Zita dal vertice dell’ufficio Via.
Durante il suo incarico, Zita firmò anche una relazione in cui venivano espresse perplessità sul progetto di stoccare nell’ex cava di Santa Barbara a Cavriglia e Figline, in provincia di Arezzo, i materiali prodotti dallo scavo per il sottoattraversamento fiorentino, ritenendo che fossero da classificare come rifiuti speciali. L’acquisizione di oggi mira a raccogliere elementi utili a ricostruire tempi e modi della sostituzione di Zita.
Nell’ambito dell’inchiesta – coordinata dai pm fiorentini Giulio Monferini e Gianni Tei e condotta dai carabinieri del Ros – il 16 settembre sono finite ai domiciliari sei persone, fra le quali la presidente (ora dimissionaria) di Italferr ed ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (Pd), il funzionario del ministero dell’Ambiente Gualtiero Bellomo e il presidente del consorzio Nodavia, incaricato dei lavori, Furio Saraceno. (ANSA)