Roma, 05 ottobre 2013 – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al quotidiano “la Stampa”:
“Caro Direttore, ho letto sul suo quotidiano notizie dettagliate sul gravissimo episodio del micidiale ordigno esplosivo giunto in redazione e volto a colpire con intenzioni omicide il vostro redattore Massimo Numa e a produrre danni ancora più estesi. Desidero esprimere a lei e al giornalista così pesantemente minacciato nella sua vita la più calorosa solidarietà e al tempo stesso condividere l’appello del Sindaco Fassino e l’allarme del Procuratore Caselli che hanno commentato sulla colonne de La Stampa il drammatico episodio”.
“Si tratta, come ha detto il dottor Caselli – ha sottolineato il capo dello Stato – di una escalation di violenza che dalle cose si trasferisce sulle persone e che caratterizza gli “obbiettivi criminali delle frange estreme” cresciute ai margini del movimento No Tav snaturandone ogni legittimo profilo di pacifico dissenso e movimento di opinione”.
“Come ho avuto modo di osservare ricevendo di recente il Commissario Virano e da lui apprendendo l’accrescersi dell’impegno di coloro che, Sindaci e cittadini, hanno originariamente dato vita a quel movimento – ha ammonito – non posso che condividere il più netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico. E rinnovo il mio apprezzamento per come magistratura e forze dell’ordine stanno operando in quella tormentata area della Val di Susa”.