Roma, 7 ottobre 2013 – “Come mio padre, anch’io sono convinta che Preiti fosse lucidissimo quel giorno”; “domani il GUP decidera’ se accogliere le richieste della difesa e io mi aspetto che almeno un po’ di giustizia venga fatta.Visto che il rito abbreviato gli e’ gia’ stato dato speriamo in qualcosa di piu’ sostanzioso”.
Lo ha detto – nel corso di un’intervista telefonica a “Mattino 5”, la trasmissione condotta da Federica Panicucci e Federico Novella- Martina Giangrande, figlia del brigadiere Giuseppe, rimasto gravemente ferito a seguito della sparatoria avvenuta per mano di Luigi Preiti a Piazza Montecitorio durante il giuramento del Governo Letta.
“Mio padre non sta meglio, e’ ancora in ospedale. Continuiamo a fare fisioterapia”, ha raccontato la ragazza, riferendo che il suo genitore “si chiede ancora perche’ Preiti ha colpito loro. Purtroppo io non so cosa rispondergli perche’ la realta’ e’ che una motivazione non c’e'” . “La famiglia non si e’ mai messa in contatto con noi. E’ arrivata una lettera da parte di Preiti, mi e’ stata consegnata dal Comando Generale dei Carabinieri ma se devo essere sincera non me ne faccio niente. – ha aggiunto Martina Giangrande- Non mi interessa. Non c’e’ giustificazione a questo gesto. Mio padre rifarebbe tutto quello che ha fatto quel giorno”.