Roma, 9 ottobre 2013 – Per i circa 350 cani e i 150 gatti del canile Parrelli di Roma, da anni al centro di denunce e sospetti per irregolarita’ e decessi di animali, arriva finalmente la svolta decisiva: nelle ultime ore gli agenti del Nirda (nucleo investigativo per i reati in danno agli animali) del corpo forestale dello Stato hanno eseguito il sequestro preventivo della struttura e degli animali, in seguito a una precedente ispezione scaturita da una dettagliata denuncia presentata dalla Lav per gravi ipotesi delittuose, tra cui il reato di maltrattamento di animali, la detenzione incompatibile e l’esercizio abusivo della professione medica.
“In attesa che la giustizia accerti e persegua ogni eventuale responsabilita’, anche omissiva, confidiamo nell’impegno del Comune di Roma quale garante dei diritti di questi cani e gatti – afferma in una nota la Lav – Ringraziamo i tanti volontari il cui supporto e’ stato davvero determinante in questa complessa vicenda, nonche’ il Nirda del corpo forestale, l’avv. Raffaella Sili del foro di Roma e la Procura di Roma per l’importantissima attivita’ di contrasto dei crimini a danno degli animali che di certo si rilevera’ decisiva anche in questo caso”.
“Una situazione di gravissima costrizione, lesiva del benessere psicofisico degli animali – prosegue la Lav – anche in considerazione del fatto che lo stesso gestore, volontariamente e in palese violazione dei vincoli espressi dalla normativa vigente, ribaditi dalla commissione di vigilanza regionale richiesta e ottenuta dalla Lav e dallo stesso Comune di Roma, ha continuato ad accogliere indiscriminatamente e frequentemente una gran quantita’ di animali, consapevole delle inadeguate condizioni in cui tali animali saranno costretti a vivere”.
Pluridenunciato negli ultimi 20 anni, il canile Parrelli, gestito da Giuseppina Lacerenza quale canile di riferimento dell’associazione L.A.I., e’ stato oggetto di centinaia di esposti da parte dei cittadini e di associazioni fra cui la Lav (lega anti vivisezione), con richieste d’indagine, mai svolte. Nel 1994, durante un blitz nel canile, furono trovate 40 carcasse di cuccioli soppressi e congelati.
Una struttura vecchia e obsoleta assolutamente non conforme, che ospita sia cani che gatti per lo piu’ con una breve aspettativa di vita e senza la speranza di trovare una famiglia. Le adozioni, infatti, sono rarissime: l’associazione ha denunciato come gli stessi volontari vengono ostacolati nel prendere in adozione gli animali e diventa difficile perfino farsi affidare temporaneamente gli animali malati da sottoporre a visita veterinaria. (Adnkronos)