‘Ndrangheta: pizzo e droga, 13 arresti

Ucciso per difendere figlio, aggressore si costituisceLucca, 9 ottobre 2013 – Incendi per convincere imprenditori a pagare il pizzo e minacce con le armi a chi tardava a pagare la droga: queste le attività di due gruppi criminali sgominati dai carabinieri di Lucca, che in Toscana e in Calabria stanno arrestando 13 persone.

Secondo l’accusa, a capo dei due gruppi ci sarebbe Giuseppe Lombardo, che vive a Altopascio, membro di una storica famiglia di ‘ndrangheta, che avrebbe agevolato la cosca Facchineri di Cittanova (Reggio Calabria), con ramificazioni in Lombardia.