Milano, 11 ottobre 2013 – L’infezione si stava aggravando velocemente, tanto da mettere in pericolo la vita del tredicenne, il più grave tra i feriti nell’incidente alla cava di Cuggiono, nel Milanese. E così i medici del reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnano non hanno potuto indugiare oltre e sono stati costretti ad amputare la gamba al ragazzino che la sera di sabato 5 ottobre era finito sotto la ruspa a Cuggiono.L’incidente era avvenuto all’interno della cava in cui il tredicenne, insieme con altri 13 compagni di classe, era salito sul mezzo guidato da Maurizio Valentino, padre di uno dei ragazzi e titolare della cava. Doveva essere il momento clou della festa di compleanno del figlio di Valentino, invece tutto si è trasformato in un incubo. La posizione dell’uomo adesso si aggrava: l’accusa a suo carico diventa di lesioni colpose gravissime.