Poliziotto risponde al telefono di un pusher fermato e lo incastra

SOS1308229Roma, 15 ottobre 2013 – Si sono avvicinati per cercare di carpire le conversazioni telefoniche. Una volta giunti vicino a lui, hanno deciso di procedere al controllo. L’uomo, M.V., romano di 51 anni, già noto agli investigatori del Commissariato Esposizione, alla vista degli agenti di polizia, ha cercato di disfarsi di un cilindro di plastica che, controllato, è risultato contenere 14 dosi di cocaina confezionate singolarmente, per un peso di oltre 3 grammi, oltre ad una somma di danaro in contanti ritenuta possibile provento dell’attività di spaccio.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, inoltre, è stata rinvenuta un’agenda nella quale erano annotati nomi e cifre, su cui saranno effettuati i dovuti accertamenti in quanto appare anch’essa verosimilmente riconducibile all’attività di spaccio.

Mentre erano in corso le indagini e il giovane si trovava negli uffici del Commissariato, sono giunte al suo cellulare decine di telefonate. Per avere eventuali conferme dell’attività di spaccio messa in atto dal fermato, un agente ha risposto ad una delle tante chiamate fingendosi il proprietario del cellulare. Un uomo gli ha dato appuntamento “al solito posto”, un bar sito nelle adiacenze, per la consegna delle dosi.

All’appuntamento, ovviamente, si sono presentati i poliziotti, che facendo una telefonata all’utenza che aveva chiamato poco prima lo hanno individuato. L’uomo, a questo punto, ha confermato agli agenti di essere un cliente abituale del pusher, con il quale aveva fissato un appuntamento per la consegna dello stupefacente. Dopo questa ulteriore conferma sulla sua attività di pusher, M.V. è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha dapprima convalidato l’arresto condannandolo poi a 6 mesi di reclusione.