Napoli, 17 ottobre 2013 – Di buona famiglia e incensurati, avevano creato una vera e propria rete, anche tramite social network, per il rifornimento e lo spaccio di cocaina, eroina e marijuana al loro ‘giro’ di conoscenze. La rete è stata scoperta dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata. Tredici le misure cautelari emesse: quattro provvedimenti di arresto in carcere, tre ai domiciliari e sei obblighi di dimora.
Gli spacciatori, ognuno per proprio conto e senza una vera piazza di spaccio, avevano tra loro un fitto scambio di informazioni e si consultavano e davano suggerimenti sulla qualità delle sostanze stupefacenti, sulla convenienza per i prezzi praticati di rifornirsi da questo o quel ‘grossista’ o persino per sfuggire ai controlli.
Via telefono cellulare poi, ma più spesso utilizzando i social network, decidevano quanto e quale stupefacente comprare e accettavano ordinazioni dai loro clienti, dai quali magari si erano fatti anticipare il denaro per comprare la droga. In più, organizzavano le trasferte verso le piazze di spaccio di Napoli dove si rifornivano, e in qualche caso anche nell’area Vesuviana, utilizzando non solo auto o scooter ma anche i normali convogli della Circumvesuviana.