Lecce, 18 ottobre 2013 – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce ha ascoltato una decina di persone nell’ambito delle indagini sulla morte di Dalila Coluccia, la ragazza della quale è stata dichiarata la morte cerebrale ieri all’ospedale Vito Fazzi di Lecce in seguito al cocktail fatale di alcol e anfetamine ingerito durante un rave party non autorizzato in una masseria abbandonata tra Lecce e marina di Torre Chianca, nel Salento. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i contorni della festa abusiva in cui la giovane ha perso la vita. Individuati e interrogati, alcuni partecipanti hanno riferito di non aver visto la giovane in difficoltà, ma una parte di loro rischia una denuncia per omissione di soccorso. Da valutare oltre alla possibile assunzione da parte della vittima di un mix di anfetamine e alcool, anche il tempo che sarebbe trascorso tra il malore e la chiamata dei soccorsi. Quando è arrivato il 118, il corpo della giovane era riverso esanime sul pavimento della masseria. Ieri i genitori, dopo la dichiarazione di morte celebrale, hanno dato il consenso all’espianto degli organi. L’intervento, coordinato dal Centro regionale Trapianti, è stato effettuato nella notte.