Roma, 15 novembre 2013 – La Cassazione ha imposto a Trenitalia l’assunzione di una donna che nel 2004 aveva passato la selezione come capotreno, ma era stata scartata alla visita medica, solo “per insufficienza della statura”. Per la Suprema Corte la statura di poco inferiore al limite di 1,60 non pregiudica le attività da svolgere,come sosteneva l’azienda.In Appello i giudici avevano già dato ragione alla donna ritenendo la norma irragionevole e discriminatoria.Le saranno anche pagati tutti gli stipendi dal 2004. (ANSA)