Vitoria, 19 novembre 2013 – E’ piu’ piccolo di un cellulare e si mette sotto i vestiti: e’ il pulsante anti-panico dotato di Gps in grado di registrare le conversazioni delle vittime con chi le minaccia. Con questa nuova ‘arma’, il Brasile intende combattere la violenza sulle donne in casa, fenomeno in costante crescita. Il pulsante rientra in un progetto realizzato proprio a Vitoria, la citta’ che ha registrato il piu’ alto tasso di mortalita’ femminile nel paese americano. Se spinto per tre secondi, un segnale gps viene inviato direttamente alla polizia che localizza la vittima e puo’ intervenire in tempi brevi. E’ quanto successo a Jaina Maria, 40enne di Vitoria che e’ stata salvata in quattro minuti dall’aggressione del suo ex marito. Nonostante il divorzio ed il divieto di avvicinarsi alla donna, come riferisce la Cnn, l’uomo si presentava spesso a casa di Jaina Maria minacciandola. E l’ultima volta aveva portato con se’ un coltello. Fu proprio in seguito a questo episodio che il tribunale decise di fornire alla donna il pulsante anti-panico in modo da registrare le conversazioni da poter usare come prova contro suo marito. Ben presto, fu costretta a farne uso e il sistema funziono’: la polizia giunse in un baleno e il suo ex marito venne arrestato e portato in carcere dove rimase per 21 giorni. Il bottone anti-panico secondo gli esperti puo’ essere utile anche dal punto di vista psicologico: come spiega la ginecologa Sonia Lyra, non solo aiuta a limitare gli abusi domestici ma riesce anche a dare alle donne la giusta sicurezza per ricostruire la loro vita. (AGI) .