Napoli, 3 dicembre 2013 – Un pastificio da realizzare in Costa d’Avorio, con l’aiuto di un cancelliere della Corte di Cassazione che si stava occupando di avere le giuste autorizzazioni per la realizzazione e l’attivazione dell’impianto. Così il clan La Torre di Mondragone cercava di investire i soldi guadagnati con le attività criminali della rete di affiliati e fiancheggiatori controllata dal boss detenuto e sulla quale si sono concentrate le indagini della Dda di Napoli, che hanno portato all’esecuzione di 35 misure cautelari da parte del nucleo investigativo dei carabinieri di Caserta, e che hanno impedito la realizzazione del piano. Nei confronti del cancelliere della Corte di Cassazione sono emersi gravi indizi di riciclaggio internazionale ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari. (Adnkronos)