Questura Belluno allontana ex leader Ku Klux Klan

david dukeBelluno, 5 dicembre 2013 – La Questura di Belluno ha emesso un provvedimento di allontanamento dal nostro Paese per l’ex candidato alle primarie del Partito Repubblicano americano David Duke, perché considerato ‘pericoloso’. Il politico americano, con un passato da leader del movimento xenofobo Ku Klux Klan, l’anno scorso era arrivato sulle Dolomiti per motivi di studio: è uno scrittore e sembra che stesse svolgendo alcune ricerche, ma, dopo un anno e mezzo trascorso sulle montagne venete, la polizia di Belluno ha scoperto che su di lui pende un provvedimento di inammissibilità nell’area Schengen emesso dalle autorità svizzere nel 2009: per dieci anni è persona non desiderata in Europa.

Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, nei confronti di Duke è stata accertata “la perdurante pericolosità sociale perché in base a fonti ufficiali attendibili, è stato indicato come soggetto intenzionato a costituire in Europa un’organizzazione con l’obiettivo dello sterminio della razza nera ed ebrea”. E spiegano dalla Questura di Belluno, i motivi di studio a Valle di Cadore sembravano davvewro strani, e poi Duke si spostava spesso in Alto Adige e in Austria.

Questi i motivi che hanno spinto la questura di Belluno a rigettare la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno che era stata presentata dall’ex deputato alla Camera dei Rappresentanti della Louisiana che viveva sulle Dolomiti – pressoché in incognito almeno dal febbraio del 2011.

Dopo un passato nel Kkk fino a diventarne un capo e trasformando l’organizzazione, con il rifiuto della violenza, Duke ne prese le distanze per dedicarsi alla politica: negli anni Novanta, con i Repubblicani, partecipò alle Primarie per la corsa alla presidenza e al Senato, mentre lo scorso anno ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali americane. I problemi per Duke in Europa sono iniziati prima durante un suo soggiorno nella repubblica Ceca dalla quale fu espulso, successivamente anche le autorità svizzere hanno emesso il provvedimento di inammissibilità nell’area Schengen valido fino al 7 settembre del 2019. Cosi’ da obbligare l’Italia a impedirgli di risiedere nel proprio territorio nazionale.

A causa di un errore sul nome di battesimo, Duke ottenne il visto di ingresso in Italia che il suo primo permesso di soggiorno. Un anno dopo, il 19 gennaio 2012, ha chiesto il rinnovo del permesso ed è solo a quel punto che sono emersi i primi sospetti. La questura di Belluno ha così avviato accertamenti sul cittadino americano, arrivando a scoprire il suo passato. Dopo quasi un anno, il 5 novembre 2012, l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno è stata respinta e Duke ha dovuto lasciare immediatamente l’Italia.

La vicenda probabilmente non sarebbe stata resa nota, se lui non avesse deciso di contestare il provvedimento ricorrendo davanti al Tar del Veneto, ed ha chiesto ai giudici di annullare il decreto del questore di Belluno. Martedì il Tar del veneto ha depositato la sentenza, secondo la quale la polizia ha agito correttamente: ricorso respinto. Ma i suoi legali non demordono e annunciano che faranno ricorso al Consiglio di Stato. (Adnkronos)