L’uomo accusato dalla moglie, ma non era vero. Ora la piccola è all’estero
Macerata, 6 dicembre 2013 – UNA DENUNCIA falsa lo ha allontanato dalla sua bambina. Ora la piccola è stata portata fuori dall’Italia, e lui non sa se rassegnarsi o denunciarne l’allontanamento, rischiando che però lei venga data in adozione. E’ una vicenda straziante quella vissuta da un operaio che vive a Macerata. Nel 2006, quando la figlia era nata da pochi mesi, la moglie lo accusa di averne abusato.
L’uomo viene allontanato da casa, e da allora può vedere la figlia solo con le modalità protette indicate dal tribunale. La denuncia poi, che non ha riscontri, viene ritrattata dalla stessa moglie. Ma purtroppo le ostilità non cessano, la donna continua a denunciarlo e il provvedimento di allontanamento resta in piedi. Una volta, alla vigilia di Natale, il padre va sotto casa della figlia con un regalo, ma la moglie chiama subito i carabinieri. Lui non protesta: spiega che voleva dare un regalo alla figlia, chiede loro di consegnarlo e se ne va. A marzo, l’ultimo attacco. La donna chiede al tribunale di revocare la potestà genitoriale al marito, perché lui non contribuisce abbastanza e non si cura della figlia.
Contro questa richiesta, l’avvocato Patrizia Baldini deposita un dettagliato reclamo nel quale dà conto di tutti gli sforzi compiuti dall’uomo per stare vicino alla bambina. E nei giorni scorsi il tribunale per i minori gli dà ragione. I giudici sottolineano come il padre faccia il possibile, nei limiti delle sue modeste possibilità economiche, e citano la relazione dei servizi sociali, che attestano quanto sia affettuoso con la bimba. La richiesta della madre viene respinta.
MA INTANTO la situazione peggiora. In estate lei porta la figlia all’estero (lui le aveva appositamente comprato dei vestitini), e poi rientra in città senza la piccola. Lui riesce a scoprire che la figlia è in un istituto fuori dall’Italia, lontana da entrambi i genitori. Che fare? Denunciare l’allontanamento della minore, rischiando però che venga data in adozione, visto che a quel punto non potrebbe essere riaffidata né alla madre né al padre? Oppure non dire nulla e sperare che prima o poi torni? Una dilemma che lo fa soffrire, e nel quale è difficile decidersi.
Paola Pagnanelli
Fonte: Il Resto del Carlino