Ferite mai curate, rimane da capire la tempistica
Verona, 6 dicembre 2013 – Lesioni prodotte da un adulto non solo l’altro giorno ma anche in precedenza, con ferite mai curate per un bambino peraltro fatto crescere in un ambiente sporco dove che non veniva neppure lavato. È quanto emerso dall’autopsia effettuata oggi dal patologo Vito Cirielli sul corpo del bimbo di 14 mesi trovato morto in un letto a Verona. Il decesso, risultato subito sospetto perchè alcune ecchimosi sul corpicino sarebbero state evidenti, ha portato il Pm Giulia Lavia, a fermare la madre del piccolo.
La posizione della donna, una uruguaiana di 40 anni che viveva sola con il figlio, sulla scorta dell’autopsia, verrà valutata dal Gip durante l’udienza di convalida, o meno, del fermo in arresto. Il Pm Lavia ha fatto trasmettere direttamente al Gip l’esito, non ancora definitivo, dell’esame autoptico del bambino che secondo quanto si è appreso era nato prematuro. Altri accertamenti saranno necessari per capire la tempistica della varie lesioni, stratificatesi nel tempo, per definire con precisione quali, alla fine, siano state determinanti per la morte. A trovare il piccolo morto sul letto era stata la stessa madre il 4 dicembre scorso, che si era affrettata a chiamare i sanitari del 118. Questi, una volta arrivati sul posto e trovato il piccolo già cadavere, avevano segnalato il fatto alla polizia che da subito, aveva parlato di «vicenda delicata». Alla luce di quanto emerso da subito è scattato il fermo di polizia da parte degli agenti della squadra mobile ,che poi è stato immediatamente confermato dal Pm. (ANSA)
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