Bergamo, 7 dicembre 2013 – Credeva di avere intentato una causa di lavoro e tre anni dopo dopo scopre che non solo la causa non era stata depositata, ma che il suo avvocato non era nemmeno un avvocato. L’unico fascicolo aperto in questa vicenda e’ di truffa ed esercizio abusivo della professione deciso dal dal pm Franco Bettini contro la presunta legale, che pur non avendo fatto niente ha gia’ intascato una parcella di 1900 euro. La sua cliente era una donna di 48 anni che tre anni fa e’ stata licenziata dal suo posto di cassiera in un supermercato di Albino in provincia di Bergamo. Dopo problemi con il datore di lavoro e una contestazione disciplinare, era stata trasferita alla sede di Trezzo sull’Adda. La decisione aveva scatenato una depressione, sei mesi di assenze malattia e infine il licenziamento. La cassiera aveva deciso di contestare la decisione ricorrendo a un’avvocatessa che le era stata consigliata dalla psicologa che l’aveva in cura, e la causa era partita. O cosi’ sembrava. Perche’ qualche tempo fa la cassiera si e’ anche separata dal marito, ed e’ stato l’avvocato divorzista a scoprire che la sua presunta collega che segue la causa di lavoro non risulta iscritta all’ordine. (AGI)