Roma, 11 dicembre 2013 – Ragazza bellissima dei film in costume degli anni ’50 e ’70, era stata la regina indiscussa del cinema “peplum” italiano. Rossana Podestà è morta oggi a Roma. Aveva 79 anni. Dopo una lunga carriera tra la carta patinata e la macchina da presa, negli anni Ottanta si era ritirata dalle scene per cominciare una nuova vita con il suo compagno, l’alpinista Walter Bonatti, scomparso nel 2011. Era nata a Tripoli il 20 giugno del 1934.
Carla Dora – questo il suo vero nome – esordisce appena sedicenne col regista Léonide Moguy nel film “Domani è un altro giorno”. Inizia così una carriera sfavillante che la porterà ad interpretare una sessantina di film, sia italiani, sia internazionali, diretta tante volte da Marco Vicario, che fu il suo primo marito e padre dei figli Stefano e Francesco.
Rossana Podestà diventa celebre proprio per la sua interpretazione da femme fatale nei “Sette uomini d’oro”, pellicola diretta da Vicario nel 1965, storia di un colpo grosso che riscosse un enorme successo di pubblico.
All’inizio della carriera, complice la sua avvenenza, posa per numerose riviste. Subito dopo “Domani è un altro giorno” iniziano a fioccare le proposte di lavoro. In Messico interpreta il film La rete (La red, 1954), di Emilio Fernández, che la fece conoscere anche in America Latina. E in quello stesso anno sposa Marco Vicario.
Dopo aver preso parte a film del filone del neorealismo rosa (diretta da Valerio Zurlini, Mario Monicelli e Steno), iniziano le sue partecipazioni nei film storico-mitologici: è Nausica nell'”Ulisse” di Mario Camerini e viene scelta da Robert Wise nella parte della protagonista del kolossal “Elena di Troia” (1956), superando la concorrenza di star del livello di Liz Taylor, Lana Turner e Ava Gardner.
Diventa poi figura simbolo dell’immaginario erotico degli italiani, con le numerose commedie sexy degli anni Settanta (“Paolo il caldo”, “Il prete sposato”, “L’uccello migratore”). Nel 1985 recita in “Segreti segreti” di Giuseppe Bertolucci. Fra le altre interpretazioni, sono da ricordare “Sodoma e Gomorra” (1961), di Robert Aldrich e “Le ore nude” (1964).
Ricoverata al reparto di Neurochirurgia del Policlinico Umberto I di Roma, l’attrice era stata operata ieri di un tumore benigno al cervello.
Fonte Il Tempo