I due banditi arrestati nel giro di poche ore
Firenze, 10 dicembre 2013 – Armato di pistola (poi risultata essere giocattolo) voleva rapinare la tabaccheria «Fumo e profumo» in via Carraia a Empoli. Ma non pensava che il titolare, Ademaro Barbieri, 60 anni, avrebbe avuto il coraggio di reagire e mandare all’aria i suoi piani. E men che mai di trovare sulla propria strada un maresciallo dei carabinieri del comando provinciale di Prato, che in quel momento era fuori servizio, ma che notando una scena alquanto sospetta ha fatto scattare la segnalazione ai colleghi di Empoli. Nell’arco di poche ore gli uomini del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Empoli sono riusciti ad arrestare sia l’aspirante autore della rapina sia il complice che lo attendeva fuori in auto. Si tratta di due italiani, S.F di 30 anni e V.V. di 38, entrambi residenti nel comune di San Miniato.
Erano le 9.30 di ieri quando un uomo con cappellino e occhiali scuri si presenta alla tabaccheria di via Carraia. Dentro al negozio c’è solo il titolare. Il rapinatore, pistola in pugno, una copia della Beretta in uso proprio all’Arma, lo minaccia chiedendo i soldi. Istintivamente Barbieri lo affronta afferrando la parte inferiore dell’arma. Dalla pistola però cade il caricatore e nella concitazione il rapinatore perde gli occhiali da sole. Gli oggetti saranno poi ritrovati dai carabinieri nel negozio. Il malvivente scappa uscendo dalla tabaccheria rapidamente. Ad incrociarlo è un carabiniere del nucleo investigativo di Prato che aveva appena lasciato i figli a scuola e si è accorto di qualcosa di strano vedendo il giovane salire rapidamente a bordo di una Volkswagen Golf parcheggiata all’angolo con motore acceso. Il militare prende il numero di targa e segnala tutto ai colleghi empolesi.
Dalla centrale di via Tripoli scatta subito l’accertamento. In effetti, chiamando il titolare della tabaccheria, lui conferma di aver appena subìto una tentata rapina e di avere nel negozio un pezzo di pistola e gli occhiali scuri. Scattano le indagini sull’auto che portano a un’abitazione di Capraia dove abita il proprietario della vettura in fase di passaggio ad un’altra persona. L’attuale padrone dell’auto è assolutamente ignaro dal momento che la vettura è in uso ad un altro. L’altro è appunto un 30enne di San Miniato (di Corrazzano) che ha già un precedente per rapina. I carabinieri lo cercano a casa e quando l’uomo arriva con la Golf lo fermano e lo mettono alle strette. Dentro all’auto trovano il cappellino e un passamontagna.
L’uomo cade in contraddizione e alla fine esce fuori il nome dell’amico, il 38enne, autore del ‘colpo’ andato male, che è incensurato. Entrambi finiscono agli arresti domiciliari, dopo la convalida. Nel corso delle indagini, andando a ritroso nel percorso possibile fatto dalla Golf i militari ritrovano anche la pistola in un fossato a Ponte a Elsa. A quella pistola manca proprio la parte lasciata nella tabaccheria. E’ uno degli indizi che conferma ai carabinieri guidati dal capitano Giuseppe Pontillo di essere sulla strada giusta. Di lì a poco, infatti, avrebbero chiuso il cerchio.
Fonte: La Nazione