Roma, 14 dicembre 2013 – E’ previsto per mercoledi’ alleore 15 in piazza del Popolo a Roma il sit-in di protesta del movimento cosiddetto dei ‘forconi’ che riunira’ i presidi presenti in tutta Italia. Lo ha annunciato il coordinamento 9 dicembre, precisando che si trattera’ di una protesta statica “senza alcun tipo di corteo” come gia’ spiegato dal leader, Mariano Ferro, non verra’ svolto alcun tipo di corteo per “evitare infiltrati e qualsiasi tipo di incidente”.
La scelta della piazza e’ avvenuta dopo una trattativa del coordinamento 9 dicembre con i funzionari della Questura di Roma. Intanto la protesta e’ arrivata al sesto giorno, senza interruzioni e oggi interessa soprattutto il Veneto: poche decine di persone e traffico senza problemi ai presidi ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio, Montebello e Soave, in questi giorni epicentro delle manifestazioni. Chiusa ai veicoli, invece, la tangenziale sud di Vicenza. Sulla viabilita’ ordinaria, manifestanti alla zona industriale di Padova, a Marghera e a Portogruaro.
La protesta dei ‘forconi’ tocca temi “sacrosanti”.
A sottolinearlo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che non esclude la possibilita’ di un incontro lunedi’ alla Fiera agricola di Santa Lucia di Piave. “Sono solidale con i motivi della protesta con la quale non c’entrano nulla tutte le declinazioni che fuoriescono dall’alveo della legalita’ e del rispetto della liberta’ delle persone. La protesta tocca temi sacrosanti”, ha detto.
Secondo il ministro dello Sviluppo, economico Flavio Zanonato, “La situazione e’ molto preoccupante perche’ esprime un grande disagio. Ci sono aspetti molto inquietanti che vanno decisamente condannati. Ci sono aspetti che devono farci riflettere perche’ dobbiamo far presto a far riprendere il nostro Paese”. Esistono molti motivi per comprendere un malessere che si e’ diffuso: “il Pil e’ calato di quasi il 10 per cento in pochi anni e questo ha avuto conseguenze come la disoccupazione, la disoccupazione giovanile, l’inoccupazione, il calo dei consumi interni” ha detto Zanonato, riflettendo con i giornalisti al termine dell’inaugurazione del nuovo stabilimento di Additive Manufacturing (stampa 3D) della Avio Aero a Cameri (Novara), sulle manifestazioni di protesta in corso in Italia.
“Tutto questo – ha proseguito Zanonato – produce una grande preoccupazione, che si diffonde e crea anche dei movimenti di protesta. Non lo ritengo una cosa di per se’ illogica o irrazionale. Dobbiamo concentrare questo tipo di protesta su un dialogo che consenta di trovare le soluzioni ai problemi, perche’ non basta, ovviamente, la parte ‘destruens’. Bisogna lavorare anche sulla parte della costruzione di risposte, sulla quale anche ieri il governo ha inserito una serie di norme che vanno nella direzione della ripresa”. “Alla fine – ha concluso – i problemi si risolvono con la ripresa economica e con lo sviluppo, che porta occupazione”.
FORCONI: IMPERIA, UNA QUARANTINA DI INDAGATI PER I DISORDINI
Manifestazione non autorizzata, istigazione a disobbedire alla legge e istigazione a delinquere ma anche interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessita’ e resistenza a pubblico ufficiale: sono alcune delle ipotesi di reato contestate a una quarantina di manifestanti, che durante la settimana hanno organizzato blocchi della ferrovia e delle strade, tra Imperia e Ventimiglia. Ma secondo fonti della Questura, che in questi giorni sta procedendo all’identificazione di tutti i responsabili, attraverso l’esame del materiale videofotografico raccolto in questi giorni, il numero potrebbe addirittura triplicarsi.
Un centinaio sono le persone identificate. A tutti i responsabili potrebbe essere contestata pure una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro per il blocco della circolazione stradale. Gli atti relativi ai primi indagati sono gia’ stati depositati presso la Procura della Repubblica di Imperia, dove e’ stata aperta un’inchiesta.
FORCONI: ARRESTATO VICEPRESIDENTE CASAPOUND
E’ stato arrestato dalla Digos, per il reato di furto pluriaggravato, il vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano, l’autore del furto della bandiera dell’Unione Europea avvenuto stamattina presso il palazzo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea in via IV Novembre. Sono stati inoltre denunciati una decina di appartenenti allo stesso movimento per concorso nel furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Sequestrate l’autovettura e la scala utilizzata da Di Stefano per arrampicarsi sul balcone del palazzo. (AGI)