Il serial killer di Genova ‘beffato’ dall’autovelox a Mentone

bartolomeo gagliano2Roma, 20 dicembre 2013 – Beffato da un autovelox. E’ stato catturato cosi’ Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso durante un permesso premio dal carcere di Genova. Gagliano e’ stato catturato a Mentone, in Francia, non distante dal confine con l’Italia “dalle autorita’ francesi” come ha riferito il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. A tradire Gagliano e’ stata la targa dell’auto usata per fuggire. La Panda Van rapinata al panettiere di Savona e’ stata registrata dal sistema video della frontiera autostradale di Ventimiglia.
Gli inquirenti italiani (pm Alberto Landolfi e aggiunto Vincenzo Scolastico del gruppo Criminalita’ organizzata della procura di Genova) hanno chiesto e ottenuto un mandato di cattura internazionale. Le autorita’ francesi stamani hanno rintracciato la vettura a Mentone, poi anche lui. Ora le autorita’ italiane sono in attesa dell’estradizione.
La Panda era parcheggiata in una piazza: quando Gagliano e’ andato a riprenderla, e’ stato arrestato. Ha quindi condotto gli inquirenti al suo albergo dove e’ stata rinvenuta una pistola, forse quella usata per il sequestro del panettiere e la rapina dell’auto. “Quando e’ stato fermato dalla Gendarmerie francese, a Mentone, non ha opposto resistenza” e “non era armato” ha detto il capo della Squadra Mobile di Genova, Fausto Lamparelli. Secondo quanto riferito da Lamparelli, “noi sapevamo che il 18, il giorno dell’evasione, Gagliano aveva varcato il confine. Per questo ci siamo concentrati sulla zona di Nizza e Mentone, allertando immediatamente i nostri colleghi d’Oltralpe. Oggi intorno alle 13.30 e’ stata individuata a Mentone la vettura con cui era fuggito, regolarmente parcheggiata. Gli uomini della Gendarmerie – ha aggiunto il dirigente della Squadra Mobile – hanno atteso e quando Gagliano e’ tornato, lo hanno fermato. Lui non ha opposto resistenza e non era armato. A seguito di una successiva perquisizione nell’albergo dove alloggiava e’ stata ritrovata anche la pistola”.
La cattura e’ il frutto “di una complessa attivita’ investigativa della Squadra Mobile di Genova, del Servizio Centrale Operativo di Roma e dell’Interpol”. Secondo Lamparelli, questa attivita’ interforze “ha consentito all’autorita’ giudiziaria (pm Alberto Landolfi) di richiedere e ottenere dal Gip Adriana Petri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sequestro di persona, rapina aggravata, porto abusivo di arma e evasione, con il contestuale mandato di arresto europeo. Questa attivita’ e’ stata svolta nei tempi che hanno consentito alle autorita’ francesi di operare. Il ruolo dell’Interpol – ha concluso – e’ stato fondamentale nel riferire in modo metodico alle autorita’ francesi le informazioni utili per svolgere l’attivita’ che ha portato, oggi, alla cattura”. (AGI)

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