Hanno messo a segno 22 colpi a danno di anziani, 6 arresti

polizia locale milanoMilano, 23 dicembre 2013 – Gli agenti del pool antitruffe, cui collaborano polizia locale e polizia di stato, hanno arrestato sei cittadini italiani con diversi precedenti penali, per avere messo a segno almeno 22 episodi di truffa a danno di persone anziane. I reati contestati sono furto aggravato, indebito utilizzo di carta di credito a danno di persone anziane, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’ordine di custodia cautelare riguarda cinque donne e un uomo, tutti italiani di origine sinti e una persona di origine siciliana, con precedenti penali per vari reati: R. S. di 25 anni; L. K., di 33 anni; C. A. di 37 anni; B. G. di 32 anni; R. M. di 48 anni; M. A. A. di 61 anni. L’operazione di indagine è stata coordinata dal comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo e dal vice questore della polizia di stato Marco Ciacci su delega del sostituto procuratore della repubblica Maria Teresa Latella, l’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere è stata emessa dal gip Andrea Ghinetti.

Le donne, secondo quanto è stato ricostruito, si presentavano al portone di casa della vittima designata, fingendosi assistenti sociali inviate dal comune o persone in cerca di lavoro; si offrivano di aiutare gli anziani nelle faccende domestiche e per un’eventuale assistenza domiciliare. Una volta conquistata la fiducia dei malcapitati, si introducevano all’interno dell’abitazione e, mentre una delle due complici aveva il compito di distrarre l’anziano chiedendo un bicchiere d’acqua o di usufruire dei servizi l’altra, libera di muoversi indisturbata, sottraeva rapidamente danaro, preziosi, carte di credito, assegni. Un terzo soggetto, rimasto all’esterno, faceva da palo e autista del gruppo, sempre pronto a entrare in azione in soccorso dei complici e ad avvisarli nel caso di intervento delle Forze dell’Ordine.

Con l’attività di indagine è emerso che all’interno del gruppo M.A.A. era la ricettatrice della refurtiva. Tra i suoi referenti vi era R.M., la quale spesso riceveva, come controvalore per la refurtiva consegnata, stupefacenti. Proprio nell’ambito di questo particolare baratto si va ad inserire un approfondimento d’indagine su un’attività di spaccio condotta da tempo da M.A.A. presso l’abitazione di Buccinasco frequentata da numerosi clienti. (Adnkronos)