Blocca il ladro e sventa lo scippo

polizia45Un muratore ucraino ha permesso a una signora di riavere la sua borsetta. ”Ho sentito gridare e sono intervenuto”

Ferrara, 29 dicembre 2013 – «Ho sentito una voce di donna che gridava “Aiuto, al ladro” e subito dopo è sbucato un uomo in bicicletta. Ho creduto che le avesse rubato la bici e mi sono parato davanti, dicendogli più volte di fermarsi. Visto che proseguiva l’ho afferrato e sono riuscito a tirarlo giù. Lui si divincolava, ho cercato di tenerlo fermo ma lui mi ha detto che non respirava. Allora ho avuto paura di fargli male e ho allentato la presa, a quel punto si è divincolato ed è scappato a piedi».
Vadym M. è un ragazzo ucraino di 31 anni ed è grazie a lui se una signora di 65 anni ha potuto recuperare la sua borsetta. Quello che Vadym ha sventato venerdì pomeriggio, infatti, non è stato un furto di bicicletta, ma uno scippo. È quasi restio a parlare, a raccontare la sua testimonianza. «Non posso fermarmi molto, mi stanno riparando la caldaia» – spiega in un italiano un po’ impacciato ma corretto scendendo le scale fino all’ingresso della palazzina in cui vive, non lontano dal luogo in cui è avvenuto lo scippo.
Erano da poco passate le 18.30 di venerdì e Vadym stava tornando a casa. «Ero stato a fare la spesa in un negozio di alimentari in piazza Ariostea, era già buio e ho imboccato vicolo del Voltino – racconta – È stato a quel punto che ho sentito urlare “Aiuto, al ladro! Al Ladro!”. Così quando ho visto l’uomo che pedalava verso via Palestro, ho subito pensato che avesse rubato la bici». Invece lo scippatore si era già infilato la borsetta sotto il giaccone. Poco prima si era avvicinato alla signora che camminava con la borsa a tracolla e gliel’aveva strappata; poi sicuro di averla fatta franca si era allontanato a tutta velocità. Non aveva fatto i conti con il coraggio e la prontezza di riflessi di Vadym, che non ha esitato prima a intimargli di fermarsi e poi a “convincerlo” afferrandolo e bloccandolo a terra. «Speravo di riuscire a tenerlo fermo fino all’arrivo delle forze dell’ordine, ma lui mi ripeteva che stava soffocando, che non riusciva a respirare e ho temuto di far danni, così è scappato». A terra però sono rimaste la bici e soprattutto la borsa scippata pochi istanti prima e che conteneva ancora il portafoglio e i documenti della vittima. La signora, un po’ spaventata ma incolume, ha potuto così rientrare in possesso del maltolto, non prima di aver ringraziato il suo “salvatore”. Sul posto si è portata poi una Volante della polizia, e gli agenti hanno raccolto le testimonianze per ricostruire l’accaduto e raccogliere elementi utili a risalire allo scippatore. Ma Vadym non vuole sentire parlare di eroismo. «Ho fatto semplicemente quello che mi sembrava giusto fare, seguendo l’istinto». Vadym è arrivato in Italia sette anni fa, da sei vive a Ferrara: «Faccio il muratore, ma in questo periodo c’è poco lavoro, spero in qualcosa dopo Capodanno… Una foto? No, no, per carità. Anzi mettete solo il nome, niente cognome. E adesso devo proprio andare, ci sono gli operai per la caldaia».

Alessandra Mura
Fonte: La Nuova Ferrara