Guerra all’abusivo del pass disabili

permesso disabili municipaleLa Polizia locale contro chi eredita il documento: ”Già pronti elenchi e controlli”

Belluno, 28 dicembre 2013 – Più pass che disabili. Perché capita che il familiare lo erediti, quando chi lo aveva ottenuto se ne va all’altro mondo come ogni essere umano, prima o poi. Oppure lo prenda in carico l’eventuale accompagnatore. La Polizia municipale sta setacciando una serie di elenchi e farà dei controlli incrociati, per ritirare il documento utile al parcheggio sulle strisce gialle a chi non ne ha più il diritto. L’altro strumento è il verbale e in allegato il bollettino di conto corrente postale per il versamento della multa. Il comandante bellunese Gustavo Dalla Ca’ non crede a iniziative come quella di sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, che ha inventato un nuovo cartello stradale con la scritta “tolleranza zero”: «Non è previsto dal Codice della strada», taglia cortissimo Dalla Ca’, «e i vigili urbani hanno già tutti gli strumenti necessari a stroncare il fenomeno dei parcheggi abusivi, senza ricorrere alla propaganda. Non solo loro, ma anche tutte le altre forze di polizia, perché il lavoro dev’essere il più possibile di squadra. Solo così è destinato ad avere successo. Voglio dire che possono intervenire anche Polizia e Carabinieri, dove noi non possiamo arrivare».
L’altra sera una cittadina di nome Titti Monteleone, molto conosciuta anche per la sua militanza politica ha segnalato che tutti gli stalli in via Tasso, di fronte al negozio di fotografia Zanfron erano occupati da automobilisti che non hanno problemi di handicap o disabilità: «Come Polizia locale, siamo molto severi nei controlli, perché ne facciamo più una questione di civiltà che di Codice della strada. Sappiamo che più qualcuno utilizza il pass richiesto dal familiare disabile per davvero e qualcun altro approfitta del suo ruolo di accompagnatore che ha svolto in passato, pertanto abbiamo messo a punto degli elenchi, che sono convinto ci permetteranno di smascherare chi non si comporta in maniera adeguata».
Minuti contati per gli abusivi del pass: «Credo di sì. Ma semplicemente applicando le regole che esistono già, accanto a quelle del buon senso, che vanno messe in pratica in qualsiasi situazione», conclude Dalla Ca’, «non è necessario arrivare a delle misure, che indubbiamente fanno notizia, ma non sono previsti da nessuna parte. Basta essere presenti il più possibile sul territorio, per quello che si può e applicare ciò che già esiste. Senza inventarsi niente di particolare. La linea dell’amministrazione comunale, che al Comando di via Gabelli condividiamo è questa». (g.s.)

Fonte: Corriere delle Alpi