Un carabiniere lo riconosce, restituita l’identità a uno ‘smemorato’ scomparso

carabinieri30Lecce, 10 gennaio 2014 – Dopo ventiquattro ore di buio gli hanno detto qual è il suo nome: Sauro Saverzani, milanese di 57 anni. A restituire l’identità all’uomo che giovedì notte si è presentato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce in stato confusionale è stato un carabiniere, una persona che lo conosce, perché lo ha incontrato diverse volte in Salento a causa di amicizie comuni, e ha avvisato la sorella che lo cercava disperatamente da due giorni. Tanto era passato dall’ultima volta che la donna aveva visto il fratello e la paura per il suo allontanamento era ingigantita dal ricordo di altra amnesie che Sauro aveva subito in passato e che, qualche tempo fa, lo avevano portato a perdersi in Francia.

Questa volta il tragitto compiuto è stato più lungo. Da Milano a Lecce. Per ora non si sa con quale mezzo né per quale motivo, perché Sauro di quello che gli è accaduto negli ultimi giorni non ricorda nulla. Giovedì notte si è presentato al Pronto soccorso del nosocomio salentino, raccontando di essersi svegliato dolorante in un’aiuola vicino alla stazione e di non ricordare neppure il suo nome. In ospedale è stato sottoposto a tutte gli accertamenti del caso, che hanno permesso di escludere la presenza di ferite o traumi, e poi è stato ricoverato nel reparto di Neurologia per ulteriori accertamenti. Addosso non aveva documenti né oggetti che potessero consentire un’immediata identificazione, per cui la polizia ha diramato a tutte le forze dell’ordine d’Italia la sua fotografia e una descrizione delle caratteristiche principali.

L’attesa, però, è stata fortunatamente breve. Nel tardo pomeriggio al posto fisso di polizia dell’ospedale Fazzi è giunta la telefonata della sorella dell’uomo, che ha fornito le indicazioni necessarie per l’identificazione. Rivelatore è stato il particolare della mancanza di due dita di un piede, amputate in seguito a un incidente.

Fonte: La Repubblica