Foggia, 12 gennaio 2014 – “Ferita ancora aperta”. In occasione del quinto anniversario della scomparsa dello sfortunato sedicenne Alessandro Ciavarrella, il sindaco Di Iasio quella tragedia così l’ha definita. “E’ una ferita ancora aperta nei cuori di tutta la comunità. Una sconfitta sociale” ha rimarcato di Iasio. “Siamo vicini alla famiglia, tutta la comunità è vicina alla famiglia Ciavarrella. Non dimenticheremo questa brutta giornata, non dimenticheremo mai l’11 gennaio. Mi unisco all’appello fatto dall’associazione Penelope: chiediamo alle forze dell’ordine e ai media, di non spegnere mai la luce su questa vicenda. Non smettiamo di cercare la verità!” Ieri a Monte Sant’Angelo si è in qualche modo “ricordato” quella sparizione che a distanza di un lustro continua ancora a tormentare le coscienze di quanti hanno conosciuto Alessandro Ciavarrella.
Di Iasio ha inoltre rivelato di aver sentito per telefono la mamma del ragazzo, mamma Rosa la quale non demorde e attende ancora la verità ed un corpo da seppellire e sui cui piangere. Di Iasio nella telefonata, fanno sapere da Palazzo di Città, gli avrebbe espresso tutta la vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità: “Ho sentito la mamma di Alessandro, Rosa” ha spiegato Tonino Di Iasio “per farle sentire l’abbraccio di tutta la comunità di Monte Sant’An – gelo. La comunità sia vicina alla famiglia Ciavarrella”.
Un gesto, quello del sindaco, che è il minimo che potesse fare, in simili circostanze, rivolto ad una famiglia che vive una tragedia infinita. Da ormai cinque anni non ha un corpo da seppellire, né una tomba su cui poggiare fiori. Niente: solo una gigantofotografia di un volto di un ragazzo dal sorriso mesto che mai avrebbe immaginato di finire così. “L’appello si ripete anche in occasione del quinto anno dalla scomparsa: “Aiutateci a trovare Alessandro” è l’appello di di Iasio. Anche un anno fa il sindaco incontrò la mamma di Alessandro, Rosa, ma di persona. “Ricordo che si diceva profondamente addolorata, ma non mi rassegno” rammenta. “Continuo a cercare la verità su quanto è accaduto a mio figlio” continua nei ricordi Tonino di Iasio.
Francesco Trotta
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno