Dal 2010 al 2012 non aveva più svolto servizio per lavorare nell’esercizio commerciale
Venezia, 12 dicembre 2014 – Un maresciallo capo dei carabinieri è stato condannato dal tribunale militare di Verona a un anno e due mesi e alla rimozione del grado, con condizionale, per simulazione d’infermità e truffa. Il militare, appartenente al nucleo operativo di una provincia lombarda, secondo l’accusa aveva aperto un ristorante a fine 2010 e sino al gennaio 2012 non aveva più svolto il servizio ma lavorato nell’esercizio commerciale.
Nel corso delle indagini è emerso che all’interno del ristorante, il maresciallo svolgeva ogni tipo di compiti anche quelli incompatibili con le infermità denunciate nei numerosi certificati medici presentati. Due ufficiali di polizia giudiziaria, un carabiniere e una finanziere, fingendosi una coppia, sono andati a cena nel locale del maresciallo (esercizio ufficialmente intestato alle figlie dell’uomo), filmando il comportamento del carabiniere che anziché essere a riposo lavorava a pieno ritmo. Il militare avrebbe così percepito illegittimamente per oltre un anno lo stipendio, stimabile in alcune decine di migliaia di euro.
Fonte: Corriere del Veneto