Genova, 14 gennaio 2014 – Un’ospite del comandante sulla plancia di comando di una nave Costa. La nave non è la Concordia e il capitano non è Schettino. L’ospite imbraccia un mitra di un marò e posa per una foto ricordo. Poi cerca anche di ottenere dei soldi dalla compagnia di navigazione: «Altrimenti faccio circolare la foto», dice. Sono gli estremi di un tentativo di estorsione in danno di Costa, oggetto di uno servizio che sarà pubblicato domani sul settimanale Oggi.
L’episodio risale al gennaio del 2013, nei giorni nei quali si commemorava il primo anniversario dell’incidente della Costa Concordia al Giglio: il comandante della nave Costa Atlantica in navigazione nel golfo di Aden, ha portato un’amica rumena in sala comando e l’ha fatta fotografare con il mitra del marò imbarcato come scorta anti-pirateria. Lo sostiene il settimanale Oggi. La vicenda, pur non avendo messo a rischio la sicurezza dei passeggeri, è approdata in procura a Genova, perché la donna ha tentato di ricattare la compagnia armatrice con la foto scattata in plancia. Costa Crociere, secondo la rivista, ha preso provvedimenti disciplinari, rimuovendo dal suo incarico l’ufficiale che ha violato i regolamenti. Fonti della procura, nel frattempo, hanno fatto sapere che al momento non ci sono seguiti alla denuncia.
Costa Crociere ha anche rilasciato una nota ufficiale, spiegando di essere stata «vittima di un tentativo di estorsione da parte di uno o più sconosciuti» attraverso «alcune foto che fornirebbero la prova della violazione della procedura di accesso al ponte di comando e di un comportamento inappropriato da parte di un comandante della flotta Costa Crociere».
«Nel caso specifico – prosegue la nota – il comandante aveva portato un ospite sul ponte di comando quando l’accesso non era consentito e in un’altra occasione ha ammesso di aver preso parte a una foto ricordo con un ufficiale della Marina italiana, imbracciando l’arma dell’ufficiale». «Sebbene il fatto non si sia verificato durante le fasi di manovre o in condizioni ad alto traffico o scarsa di visibilità, non è da ritenersi in linea con le procedure aziendali e il comandante è stato di conseguenza oggetto di misure disciplinari interne», spiega Costa Crociere che sottolinea di prestare «la massima attenzione alle violazioni delle procedure e ai comportamenti scorretti» e «considera la sicurezza dei suoi ospiti e del suo equipaggio una priorità assoluta».
Fonte: Il Secolo XIX