Bolzano, 15 gennaio 2014 – Thomas Dallapiazza nella vita fa il tecnico frigorista, ha famiglia ed è una persona tranquilla, come tante altre. Ora, però, è esasperato. Da Natale a oggi ha subito due furti con scasso nel garage di una palazzina al civico 5 di viale Mozart, dove l’Ipes da due mesi non cambia il cancello rotto all’ingresso dei box per la rabbia dei condomini, molti dei quali hanno deciso di installare le telecamere per riprendere i colpevoli. E adesso ci sono riusciti. Si tratta in un caso di due, e in un altro di tre giovani, presumibilmente di 20-30 anni, che forzano la serratura dell’auto e arraffano ciò che capita a tiro.
Naturalmente, al di là dell’ammontare dei furti, in realtà piuttosto modesto (cd, chiavette Usb e bottiglie d’acqua), a preoccupare i condomini sono soprattutto i danni, ingenti, per lo scasso alle serratura. Se va bene si tratta di 3-400 euro al colpo, che il signor Dallapiazza ha dovuto sborsare due volte nel giro di tre settimane: prima a Natale e poi lunedì scorso. Una situazione insostenibile, come racconta l’involontario protagonista di questa brutta vicenda.
«Sono uno dei tanti inquilini Ipes di via Mozart – racconta Dallapiazza – ormai disperati. Nel giro di due settimane ho dovuto fare i conti con altrettanti furti con scasso nel garage di casa. Oltre a fare denuncia ho consegnato le riprese delle mie telecamere a circuito chiuso alle forze dell’ordine, tanto a Bolzano quanto a Laives. Ci sentiamo abbandonati dall’Istituto per l’edilizia sociale e talvolta anche dalle forze dell’ordine. Forse a qualcuno può anche sembrare una cosa banale, ma noi siamo imbufaliti anche perché abbiamo visto questi signori in faccia».
Il garage al civico 5 di via Mozart ha una cinquantina di box auto, tutti aperti ma numerati. Dallapiazza ne ha due dove parcheggia una Punto azzurra, una Mercedes grigia e il furgone dell’azienda per cui lavora. Esasperato da questa situazione ha deciso di acquistare delle telecamere: «Prima erano due, poi sono diventate cinque. La spesa è stata di 400 euro, ma solo perché me le sono montate. Se avessi dovuto pagare la manodopera non me lo sarei potuto permettere». Nessun problema di privacy perché non vengono ripresi spazi comuni. «Altre quattro famiglie, tre delle quali hanno subito furti con modalità identiche nei loro box auto, mi hanno chiesto di montare altre telecamerine».
Nelle ultime due occasioni Dallapiazza è riuscito a filmare i responsabili dei furti: «Nel primo caso si tratta di due giovani, di età presumibile dai 20 ai 30 anni, mentre nel secondo si sono presentati in tre. Erano gli stessi. Ormai entrano ed escono, approfittando del cancello rotto, e fanno i loro comodi. E per noi si tratta di una situazione inaccettabile. Chiediamo più attenzione e più tutele».
Massimiliano Bona
Fonte: Alto Adige
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