Cagnolino da giorni sul davanzale della finestra ”E’ lui che vuole così”

cane finestra trevisoL’Enpa denuncia, i proprietari replicano

Treviso, 16 gennaio 2014 – Costretto a stare in bilico sul davanzale della finestra di un appartamento al terzo piano, con il rischio di cadere da un momento all’altro. Questo quello che è costretto a subire un cagnolino di piccole dimensioni che, secondo quanto denunciato dall’Enpa, sarebbe da giorni, lasciato fuori dalla finestra dai proprietari. Immediato l’avvio di un’indagine da parte dei vigili urbani che sono andati in sopralluogo nell’appartamento. Ma la famiglia del cagnolino, respinge le accuse: «E’ lui che vuole stare sul davanzale, è un’abitudine che ha preso da cucciolo, non è un atto di violenza».

A far scattare la segnalazione sono stati i residenti di via Roana, dove si trova la palazzina in cui la famiglia vive con il meticcio. Vedendo da giorni, che l’animale stava per ore sul davanzale, i vicini hanno chiesto aiuto all’Enpa che, dopo aver fotografato il cane sul davanzale, ha inviato una segnalazione ai vigili urbani: «Come si può notare nelle foto – scrive nella sua nota il presidente dell’Enpa di Treviso, Adriano De Stefano – il povero animale è costretto a stazionare pericolosamente sul davanzale di una finestra al terzo piano del condominio.

Di tale situazione, che si protrae da diverso tempo (e c’è da chiedersi quale fortuna accompagna quel povero animale per non essere ancora finito in strada) ne sono testimoni i condomini e i passanti. Oltre al rischio di cadere, bisogna tener conto delle condizioni di stress che potrebbero essergli fatali». Una situazione che, appena trapelata, ha provocato grande sconcerto e proteste. Anche in Facebook dove in poche ore è nato un vero e proprio gruppo che ha fatto girare la foto con l’invito “Condividi questa vergogna”. Appena ricevuta la segnalazione, gli agenti del comando di polizia locale sono andati in sopralluogo in via Roana accertando che se è vero che il cagnolino sta sulla finestra non è però dovuto ad un’azione di violenza: «E’ il cane che ama starci, non lo obblighiamo noi». I vigili hanno verificato come l’animale sia amato e ben accudito dalla famiglia, ma li hanno comunque invitati ad evitare in futuro di assecondare questa pericolosa abitudine del cane.

Milvana Citter
Fonte: Corriere del Veneto