Dava la caccia ai cinghiali con lacci d’acciaio: denunciato un bracconiere

polizia provinciale1Pistoia, 17 gennaio 2014 – In una piccola zona boschiva vicino a un terreno agricolo alla periferia nord-ovest di Pistoia, gli agenti della polizia provinciale hanno individuato un bracconiere che aveva posizionato numerosi lacci per la cattura di cinghiali. I lacci, costituiti da cordino di acciaio e morsetti a vite, erano stati fissati ad alcune piante e paletti in ferro, in prossimità di un terreno coltivato e frequentato abitualmente dagli ungulati: al passaggio il cappio si stringe intorno al collo dell’animale provocandone una lenta e dolorosa morte. L’intervento della Polizia Provinciale ha evitato che gli animali selvatici o domestici rimanessero imprigionati da questi congegni.

Durante la stessa operazione di controllo, in un altro appezzamento di terreno poco distante, è stata individuata anche una grossa trappola per cinghiali, in particolare una gabbia in ferro e rete metallica, che non era ancora stata attivata. La sola detenzione di trappole, lacci, tagliole, ecc. è vietata dalla legge sulla caccia e costituisce un illecito amministrativo che può portare ad una sanzione fino a 300 euro.

Gli agenti hanno identificato la persona che aveva posizionato i lacci, che è stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di caccia con mezzi non consentiti (in questo caso la pena prevista è una ammenda fino a 1.500 euro) e hanno sanzionato amministrativamente il detentore della trappola. Tutti i mezzi illeciti rinvenuti sono stati sequestrati. (Adnkronos)