Roma, 16 gennaio 2014 – «Non mollo, state tranquilli, non c’è motivo, assolutamente no!!». Lo scrive su Facebook il fuciliere tarantino del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre, trattenuto in India da quasi due anni con il commilitone barese, Salvatore Girone, con l’accusa di aver ucciso due pescatori del posto, scambiandoli per pirati. La rassicurazione del marò arriva in risposta ai commenti che si sono susseguiti sul social network, subito dopo che Latorre ha cambiato l’immagine del proprio profilo, sostituendo il Leone del San Marco con un rettangolo giallo. «Per chiarimento – spiega il militare da New Delhi – non è altro che il colore giallo con cui in questi due anni ci avete accompagnato, e non è un vuoto».
Molti internauti, infatti, hanno ipotizzato che il fuciliere, in ragione delle notizie sulla probabile applicazione della pena di morte ai due marinai italiani, stesse attraversando un momento di sconforto. «Voi aspettate – scrive ancora Latorre – ma aspetto anche io il momento di potervi ringraziare tutti per l’amore, la dedizione e i sorrisi che mi avete dato, unitamente alla forza, senza mai abbandonarci». Infine, come spesso accade nei post coi quali i marò sporadicamente comunicano con l’Italia, c’è un richiamo ai valori della patria: «L’Italia – conclude Latorre – Paese di amore, tradizione ed unità».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno