Portone chiuso con catene e colla, in solidarietà a una ragazza trovata con un po’ di droga dalla polizia
Bologna, 19 febbraio 2014 – Hanno incollato gli ingressi della scuola in solidarietà a una studentessa, finita nei guai dopo essere stata trovata con un po’ di droga durante un controllo di polizia. La protesta è stata messa in atto durante la guerra all’Isart, il liceo artistico Arcangeli di via Marchetti a Bologna, dal Collettivo Studenti Medi Autorganizzati. «Abbiamo provato a chiudere gli ingressi dell’Isart con catene, lucchetti e colla perché secondo noi – scrivono i ragazzi del collettivo – quando viene negato l’imprescindibile diritto all’istruzione ad una nostra coetanea, definendola ‘soggetto socialmente pericoloso’, veniamo attaccati tutte e tutti. Per questo abbiamo voluto sottolineare con forza, anche con una scritta, che ‘se non entra lei non entra nessuno’. Il riferimento, a quanto si apprende, è a una serie di controlli antidroga fatti la scorsa settimana nella sede centrale e nella succursale dell’istituto, durante i quali due alunni, un ragazzo e una ragazza, sarebbero stati trovati in possesso di piccoli quantitativi di ‘fumo’. «La scuola deve essere il luogo dove si risolvono i problemi – proseguono gli attivisti del collettivo – e non dove viene agitata la repressione in nome di leggi ‘illegali’, come recentemente dimostrato dall’incostituzionalità della Fini-Giovanardi». Il collettivo annuncia infine che la mobilitazione in solidarietà ai due ragazzi finiti nei guai continuerà nei prossimi giorni. (fonte: Ansa)