Milano, 20 febbraio 2014 – I carabinieri hanno trovato un Kalashnikov e una pistola 98Fs con matricola abrasa utilizzate dal commando che il 3 febbraio ha liberato l’ergastolano Domenico Cutrì, poi arrestato, con un blitz fuori dal Tribunale di Gallarate (Varese). Le armi erano state nascoste a Inveruno (Milano) poco dopo l’assalto da Aristotele Bunhe, uno dei complici che si era separato dal gruppo per accompagnare all’ospedale di Magenta Antonino Cutrì, rimasto ferito nella sparatoria e morto nel tragitto. (ANSA)