Terminato vertice maggioranza, manca l’accordo. Pd: “Andiamo avanti”

renziRoma, 20 febbraio 2014 – Concluso il vertice di maggioranza, ma ancora manca l’accordo ufficiale sul programma per il nuovo governo. Le forze politiche che dovrebbero sostenere l’esecutivo Renzi si sono sedute attorno al tavolo al ministero degli Affari regionali, discutendo con Graziano Delrio, che ha illustrato loro un testo di una decina di pagine messo nero su bianco nelle ore seguite alle consultazioni del premier incaricato. Ma probabilmente si rivedranno nelle prossime ore.

All’uscita da via della Stamperia, sono stati i rappresentanti del Nuovo centrodestra a frenare di più, convinti che sia stato compiuto “un passo avanti” ma che di strada da fare ancora ce n’è e non sarà semplice mettere tutti d’accordo. “Ci sono molte criticità nel programma di governo”, aveva addirittura scritto in un tweet il presidente dei senatori Ncd Maurizio Sacconi a riunione ancora in corso, provocando l’irritazione dello stesso Delrio, sorpreso dal tono visto che “ancora stiamo discutendo”.

E sorpresa per la posizione di Sacconi ha mostrato anche Marianna Madia, responsabile Lavoro del Pd, lasciando il vertice: “Mi sembra strano, non vorrei ci fossero altre ragioni, abbiamo ragionato insieme su tutto. Il lavoro, che è il tema che credo più interessi a lui, ha avuto grande spazio…”.

Di “clima molto positivo” ha parlato invece esplicitamente il responsabile Economia dei Democratici, Filippo Taddei: si va avanti, ha commentato, “c’è grande collaborazione, non ci sono stati diktat”. “La riduzione delle tasse sul lavoro è la priorità per tutti”, ha spiegato. “Ci sarà una riduzione delle tasse sul lavoro seria, certa e duratura”. L’obiettivo è “ridurre la tassazione complessiva partendo dal lavoro”, ha insistito.

Intanto il governo Renzi debutterà in Parlamento, con ogni probabilità, lunedì prossimo alle 14 quando il neo premier presenterà in aula al Senato il programma del suo governo per chiedere il voto di fiducia. E lunedì sera, fra le 18 e le 20, potrebbe incassare il primo voto di fiducia. Per passare il giorno dopo alla Camera. A palazzo Madama, secondo quanto è stato riferito, la conferenza dei capigruppo ha infatti definito il calendario dei lavori sulla fiducia al nuovo governo, ove sarà confermata la nascita del governo al Quirinale entro domenica come ieri prospettato dal premier incaricato Renzi, al termine delle consultazioni.(TMNews)