Disoccupato scomparso nel nulla. L’appello dei parenti: “Fatti vivo”

fabrizio messoraDa 18 giorni non dà notizie di sé. I famigliari temono che stia scappando per debiti di gioco: “Siamo disposti ad accettare le tue decisioni, ma almeno facci sapere se stai bene”

Mantova, 23 febbraio 2014 – Scomparso nel nulla. Disoccupato da tre anni, sfrattato per morosità e in preda ad uno stato depressivo, Fabrizio Messora, 54 anni, residente fino a poco tempo fa in città in via Tazzoli, non dà più notizie di sè da 18 giorni.
I parenti, sparsi in provincia di Mantova tra Suzzara, Poggio Rusco e Gonzaga sono in apprensione e diversi giorni fa hanno presentato ai carabinieri una denuncia di scomparsa. L’ultimo a vedere e a parlare con Fabrizio Messora è stato il fratello, che è andato a trovarlo nella sua abitazione il 3 febbraio intorno alle 20. «Era sul divano, coperto con un plaid – racconta una cugina – e quindi non siamo in grado di dire come fosse vestito. Siamo molto preoccupati, anche perché al termine del colloquio Fabrizio ha salutato il fratello dicendo “Non di preoccupare, so quello che devo fare”».
Parole che posso essere lette in mille modi, ma l’interpretazione che ne danno i parenti è quella di un possibile gesto disperato. Ma si continua a sperare.
La fotografia di Fabrizio Messora è stata postata dai parenti sul profilo di facebook Redazione Scomparsi e una cugina sta contattando la trasmissione Chi l’ha visto? Diramate le sue foto anche negli aeroporti. Dall’abitazione di via Tazzoli, nella quale i carabinieri hanno fatto un sopralluogo, non manca nulla se non il cellulare e il portafogli dello scomparso. «Continuo a chiamare e a mandare messaggi – riprende una cugina – ma il suo telefonino resta muto».
Ultimamente, raccontano ancora i parenti, Fabrizio Messora si sentiva piuttosto solo, ma era stato lui in parte ad isolarsi. La perdita del lavoro, tre anni fa, e i problemi economici lo hanno duramente messo alla prova. Recentemente è arrivato anche lo sfratto per morosità, dopo che la proprietaria dell’appartamento lo aveva più volte aiutato chiudendo un occhio sull’affitto.
Nella sua ex abitazione di Mantova nessun biglietto per spiegare un’eventuale fuga, solo diversi tagliandi di gratta e vinci e di altre lotterie. «Temiamo che abbia contratto dei debiti di gioco – concludono i parenti – e che quindi si stia nascondendo per sfuggire ai suoi creditori».

Roberto Bo
Fonte: Gazzetta di Mantova