Uccide un anziano e lo getta nel caminetto “L’ho colpito per delle avances”

carabinieri35Frosinone, 23 febbraio 2014 – Due colpi di roncola, uno alla nuca, uno un po’ più su. Ma l’uomo respirava ancora. Così ha attizzato il fuoco e l’ha gettato tra le fiamme. È morto per asfissia Aldo Santodonato, il 68enne pensionato di Ceccano trovato senza vita martedì pomeriggio, intorno alle 16, in un’azienda agricola situata in via Cese, nel centro fabraterno, a pochi chilometri dal capoluogo. Quello che inizialmente sembrava un incidente era in realtà un omicidio efferato. L’hanno scoperto i Carabinieri dopo due giorni e due notti di indagini serrate e l’ha confessato giovedì pomeriggio, dopo un pressante interrogatorio durato quattro ore, lo stesso Singh Angrej, il 34enne indiano, vedovo e con un figlio, da anni al lavoro nell’azienda agricola in questione, fermato dai Carabinieri per omicidio. L’uomo ora si trova in carcere e nelle prossime ore sarà davanti al Gip, come da richiesta del Pm Alessandro Di Cicco, per un nuovo interrogatorio, mirato a chiarire gli aspetti ancora oscuri del suo racconto e quindi a convalidare, nel caso, l’arresto. Il movente? Rimane incerto. Il giovane ha affermato di aver ricevuto avances non gradite da parte dell’uomo e di aver reagito male. Ma sul posto sono stati trovati numerosi gratta e vinci a testimoniare la passione per il gioco dell’indiano che potrebbero far pensare anche a motivazioni economiche.

Fonte: Il Messaggero

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