Delitto Agostino senza colpevoli: Il pm Di Matteo chiede l’archiviazione

agostinoPalermo, 24 febbraio 2014 – Dopo venticinque anni, l’unica verità accertata sull’omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio viene spazzata via dalla prescrizione. Non ci sarà mai un processo per Guido Paolilli, un tranquillo pensionato della polizia di Stato che vive a Montesilvano, provincia di Pesaro. Il 21 febbraio 2008, fu intercettato a casa sua mentre commentava con il figlio l’ennesima denuncia del padre di Agostino in Tv, proprio sui documenti scomparsi. «Una freca di cose — disse Paolilli — che proprio io ho pigliato e poi ne ho stracciato».
Quella intercettazione, approntata dalla Dia su disposizione della procura, aveva fatto scattare un’accusa di favoreggiamento aggravato per Guido Paolilli. Ma troppo tempo è trascorso dal delitto del 5 agosto 1989, e Paolilli non vuole affatto rinunciare alla prescrizione. Così, ai pm Nino Di Matteo e Francesco Del Bene non è rimasto che avanzare una richiesta di archiviazione.