Bisceglie (BT), 14 maggio 2014 – Prevalentemente in ore notturne davano appuntamento ai loro “clienti” nei pressi di monumenti del centro storico o in un monolocale abusivamente occupato dove spacciavano considerevoli quantità di cocaina, hashish e marijuana. Per non dare nell’occhio il gruppo usava ragazze incensurate che consegnavano a domicilio. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Trani che alle prime luci dell’alba, nel corso di un blitz a cui hanno partecipato 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri ed unità cinofile antidroga, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 soggetti accusati a vario titolo di spaccio continuato di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), principalmente nel comune di Bisceglie.
I 13 provvedimenti restrittivi di cui dodici in carcere ed uno ai domiciliari, sono stati adottati a conclusione di una complessa attività d’indagine che i carabinieri hanno condotto per tutto il 2013 acquisendo numerosi riscontri in merito all’attività di spaccio svolta dal gruppo che aveva la propria base operativa in Bisceglie, attirando clientela anche dalle cittadine limitrofe.
Per non svelare il traffico illecito la banda chiamava la droga nei modi più strani: “quella verde”, “ci facciamo una birra”, “un caffè”. Più o meno gli stessi i punti d’incontro: il Castello, la Cattedrale o un monolocale nella centralissima Piazza San Donato.
Un intero nucleo familiare coinvolto nell’attività di spaccio, un sorvegliato speciale, la moglie, il cognato e la suocera.
Le consegne a domicilio venivano fatte con una Fiat Punto, nemmeno a farlo apposta il brano che i corrieri amavano ascoltare in auto era una pezzo neomelodico partenopeo dal titolo “Siamo tutti intercettati”, quasi una premonizione.
L’attività d’indagine, nel corso della quale sono stati documentati numerosissimi contatti finalizzati alla consegna dello stupefacente, ha consentito d’identificare ben 20 soggetti acquirenti segnalati come assuntori, ed ha consentito di riscontrare pienamente l’attività di spaccio, talché sono stati sequestrati complessivamente 2 chili tra cocaina, marijuana e hashish.