Un’apparecchiatura supertecnologica ma che è andata in tilt. Il nuovo sistema informatico della sala operativa della polizia ieri ha fatto cilecca e chiamare il 113 si è trasformato in un’impresa. Complice la grandinata della notte, il numero è risultato per parte della mattina occupato e per il resto della giornata durante le chiamate di emergenza è caduta più volte la linea. Anche il sistema informatico ha funzionato a singhiozzo. Fino a sera i tecnici della Telecom hanno lavorato per riparare il guasto. Anche oggi il 113 ha avuto alcune falle nel sistema.
E così per una lite scoppiata in corso dei Mille, vicino all’anagrafe, dopo decine di telefonate al 113 cadute nel vuoto, ieri qualcuno ha chiamato i carabinieri. Altri minuti preziosi sono trascorsi per i colloqui tra le due sale operative e quando una volante è arrivata sul posto gli agenti hanno registrato un “calma piatta”. I poliziotti sono arrivati appena possibile anche per soccorrere un barbone ubriaco in via Michele Cipolla. Anche questa nota è stata passata dai carabinieri. Ritardi su ritardi che hanno fatto registrate un 40 per cento in meno di interventi.
Il nuovo sistema della sala operativa è entrato in funzione a luglio, in via sperimentale, a Palermo, scelta come città pilota del progetto, e si basa su una serie di computer collegati in rete. Gli operatori non alzano più la cornetta e annotano a mano gli interventi su un foglio, ma, grazie a una cuffia, mentre parlano con gli utenti digitano sul monitor e la nota passa direttamente alle volanti. Tutto questo non è stato possibile per una buona fetta della giornata e i poliziotti hanno cercato di ritornare al vecchio sistema, peccato che i telefoni siano andati in tilt per il sovraccarico. “Abbiamo lavorato con grande difficoltà ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio, non sono mancate le lamentele dei cittadini”, racconta un poliziotto. Dall’ufficio di gabinetto traspare una cauta preoccupazione: “Il guasto si è verificato a una cabina Telecom di corso Calatafimi, le telefonate sono state trasferite su una linea alternativa” Sulla vicenda interviene il sindacato Siulp “Il dipartimento continua a spendere risorse per progetti che poi si rivelano fallimentari per la sicurezza dei cittadini. Già a fine aprile avevamo segnalato le anomalie al nuovo sistema. Non è la prima volta”, dice Giovanni Assenzio, segretario provinciale del sindacato.
di ROMINA MARCECA
Fonte: REPUBBLICA PALERMO