Indecisi e non solo, il giallo del voto

seggio elettoraleDomenica 49 milioni di italiani sceglieranno 73 europarlamentari Il risultato potrebbe sconvolgere anche il quadro politico nazionale

Roma, 19 maggio 2014 – Domenica prossima si vota. Sono 49.373.144 gli elettori italiani chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo. Di questi, 23.757.151 sono elettori di sesso maschile e 25.615.993 di sesso femminile. Le sezioni elettorali complessive saranno 61.594. Voteranno, inoltre, nelle 574 sezioni elettorali istituite negli altri Paesi dell’Ue, 1.398.307 elettori italiani. Sono le cifre del Viminale relative al turno elettorale di domenica prossima. Sulle elezioni pende la spada di Damocle dell’astensionismo, che si preannuncia particolarmente alto. Ancora tanti inoltre gli indecisi. Dalle ore 7 alle ore 23 si svolgeranno le operazioni di voto per le elezioni dei 73 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, dei presidenti e dei consigli regionali dell’Abruzzo e del Piemonte e dei sindaci e dei consigli di 3.900 Comuni delle regioni a statuto ordinario. Si voterà anche per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali in 131 Comuni del Friuli Venezia Giulia, in 37 Comuni della Sicilia e in 18 Comuni della Sardegna. Lo scrutinio dei voti per il Parlamento Ue inizierà a partire dalle ore 23 di domenica 25 maggio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Per le regionali e comunali lo scrutinio verrà rinviato alle ore 14 di lunedì 26 maggio, dando precedenza alle regionali. Per le lezioni europee l’elettore riceverà una scheda di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale in cui è iscritto: grigio per il Nord Ovest, marrone per il Nord Est, rosso per il Centro, arancione per il Sud e rosa per le Isole. Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda un segno sul simbolo della lista prescelta. Si possono esprimere fino a tre voti di preferenza scrivendo il nome di tre candidati in lista. Nel caso di tre preferenze espresse, esse devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza.

Fonte Il Tempo