Napoli, 23 maggio 2014 – Ergastolo confermato in Cassazione per il boss di Secondigliano Paolo Di Lauro e altri esponenti storici della camorra come Luigi Vollaro, un tempo ai vertici della mala di Portici; Raffaele Abbinante dell’omonimo clan dell’area nord, e Renato Cinquegranella.
Annullamento, per intervenuta prescrizione, della condanna, invece, per l’ex boss di Forcella Luigi Giuliano e Pasquale Gatto, oggi entrambi collaboratori di giustizia. Processo da rifare, inoltre, per il boss Rosario Pariante.
Si chiude così un altro capitolo giudiziario sulla morte di Giacomo Frattini, detto «Bambulella» il cutoliano ucciso e fatto a pezzi dalla camorra il 21 gennaio 1982. Il cadavere, senza testa, cuore e mani, fu trovato nel bagagliaio di una Fiat 500 familiare, nel centro storico di Napoli.
Fu la risposta dei boss della Nuova Famiglia al massacro che i cutoliani attuarono nel carcere di Poggioreale la sera del 23 novembre 1980 approfittando del caos per il terremoto. L’inchiesta sull’omicidio Frattini, inizialmente archiviata, fu riaperta ventisette anni dopo, quando si pentì Luigi Giuliano.
Oggi i giudici della prima sezione della Corte di cassazione hanno reso definitive le condanne per alcuni dei boss accusati di quel barbaro delitto. Resta da rifare il processo per il boss Pariante: per lui, difeso dall’avvocato Claudio Davino, la Cassazione ha disposto l’annullamento con rinvio della sentenza d’appello per la valutazione delle attenuanti generiche.
di Viviana Lanza