(immagine di repertorio) – Comiso, 16 Luglio – Momenti di pura follia nella notte a Comiso dove un immigrato, un somalo, armato di un tondino in ferro lungo circa un metro e mezzo ha iniziato a colpire tutto quello che gli si parava davanti.
Erano circa le 3 quando una telefonata al 113 ha segnalato la presenza di un uomo che, armato di un oggetto in ferro, si aggirava con fare minaccioso fra le vie della cittadina comisana. All’arrivo della Volante il somalo stava colpendo violentemente una autovettura in sosta, una Ford Fiesta di proprietà di una donna di Comiso, distruggendone il parabrezza; per fortuna non vie era nessuna persona a bordo. Alla vista degli agenti, invece di bloccarsi si scagliava contro di loro; i due poliziotti intervenuti riuscivano a scansare il colpo sferrato violentemente dal Somalo che andava però ad infrangersi impetuosamente sulla parte anteriore del veicolo di Polizia, distruggendo lo specchio retrovisore lato guida e la fiancata della 159; non contento, al tentativo degli agenti di avvicinarsi per bloccarlo, indirizzava un nuovo colpo talmente violento da colpire lo pneumatico posteriore e bucarlo. Gli agenti, capendo la difficoltà della situazione, chiedevano ausilio al vicino Commissariato di Vittoria che inviava sul posto la volante presente. Solo dopo parecchi minuti, con l’ausilio di altro personale e dopo una colluttazione, il Somalo è stato bloccato e reso inoffensivo dagli agenti che, con freddezza, sono riusciti a fermare l’uomo senza usare alcuna arma.
L’episodio ha chiaramente riportato alla mente quanto avvenuto a Milano nel maggio 2003 quando un somalo uccise tre passanti, scelti a caso, a colpi di picconate.
Per fortuna il sangue freddo dei quattro poliziotti intervenuti ieri ha evitato il peggio. Loro stessi, però, sono stati raggiunti da alcuni colpi sferrati dal Somalo, riportando per fortuna solo lievi contusioni. Dai controlli è emerso che l’immigrato per ben due volte era stato sorpreso a violare i domiciliari (che dovrebbe scontare in una casa d’accoglienza gestita da una parrocchia di Siracusa). Oggi, terminate le formalità di rito, è stato arrestato per evasione, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato dell’auto della Polizia. Siad è stato condotto in carcere dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fonte: RagusaNews