Caltanissetta, 31 Luglio. – Il Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe) interviene per commentare un probabile tentativo di evasione da parte di un detenuto della Casa di reclusione di San Cataldo. L’episodio si è verificato lunedì sera al presidio ospedaliero “Sant’Elia” di Caltanissetta, dove il detenuto era stato accompagnato da due agenti del Nucleo traduzioni e piantonamenti della Casa circondariale del capoluogo per degli accertamenti.
A quanto pare, il ristretto ha cercato di darsi alla fuga, creando una situazione dall’allarme al Pronto soccorso del “Sant’Elia”, ma venendo poi tempestivamente fermato dagli stessi agenti. A tal proposito, il segretario regionale del Sappe, Calogero Navarra, ha scritto una nota al Provveditore di Palermo e, per conoscenza, alla Prefettura di Caltanissetta ed alla Direzione della Casa di reclusione di San Cataldo. Il Sappe, dunque, esprime la propria “solidarietà” agli agenti perché “con alto senso del dovere ed a rischio della propria incolumità hanno evitato il peggio, in considerazione che al momento del parapiglia erano presenti comuni cittadini”.
Rivolgendosi poi al provveditore, il sindacato rimarca “l’importanza della presenza presso la struttura (Casa di reclusione di San Cataldo) di una figura dirigenziale costante (direttore), in questo momento assente nell’assegnazione in pianta stabile. Emerge, necessita sottolinearlo, la sicura, pronta ed apprezzata competenza nell’assolvere a mansioni, anche oltre il limite di demarcazione previsto, da parte del funzionario comandante di reparto della Casa di reclusione di San Cataldo, il quale nell’occasione non ha fatto mancare la propria presenza e vicinanza al personale interessato, oltre che ottemperare agli adempimenti che il caso richiedeva sino a tardissima serata.
Si ribadisce che una presenza quotidiana del dirigente d’istituto agevolerebbe nel migliore dei modi la delicata funzione del commissario comandante di reparto, che molto spesso potrebbe apparire titubante nel prendere potenziali decisioni, non per voluta sottrazione volontaria dalle responsabilità, ma perché per norma la decisione finale spetta sempre e comunque al direttore dell’istituto”.
La Sicilia – Polizia Penitenziaria