Roma, 4 agosto 2014 – L’estate è già passata oppure deve ancora arrivare? La domanda delle domande non ha una risposta sola perché neppure gli esperti più seri e rigorosi si lasciano andare a previsioni che potrebbero venire smentite alla prova dei fatti. Certo, è sotto gli occhi di tutti l’anomalia di questa stagione partita col piede giusto e arrivata quasi al giro di boa tra maltempo, allarme meteo, vacanzieri in ritirata e operatori del turismo sull’orlo di una crisi di nervi. A Franca Mangianti, già responsabile dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano e presidente dell’associazione «Edmondo Bernacca», chiediamo intanto che tempo farà?
Professoressa, cosa devono aspettarsi i romani nel primo weekend d’agosto? Ce la faranno a godersi una giornata di di sole al mare più vicino?
«Sabato il tempo peggiorerà per una perturbazione che arriverà da nord e scenderà fino al centro. Il Lazio sarà solo marginalmente interessato ma non saranno giornate bellissime».
Ancora! A giugno il tempo non è stato granché, a luglio è andata anche peggio, ma il bel tempo quando arriva?
«Nel mese di giugno sono piovuti 101,4 millimetri quando il valore medio del periodo è di 32,2 mm, quindi è piovuto più del triplo. Teniamo conto che il 15,16 e 17 è piovuto quanto tutto il mese. Giugno 2014 è al settimo posto di tutta la serie storica del mese. Una pioggia di tale intensità si è verificata nel 1875, 1891,1903,1915, 1921».
Ombrelli al braccio e infradito ai piedi. Eppure a giugno sembrava quasi fatta. Sole e caldo, invece…
«Il picco del 9 giugno con 32,3 gradi aveva fatto credere che questa sarebbe stata “un’estate caldissima”, poi la temperatura è tornata nella media».
E a luglio cosa è successo nelle “alte sfere” del cielo?
«Ci sono state diverse perturbazioni dal nord con correnti di area fredda. Sono piovuti 60 millimetri di pioggia, quasi il triplo in dieci giorni di pioggia e le temperature sono state al di sotto della media stagionale sia nelle minime che nelle massime. Addirittura il 14 luglio eravamo 6 gradi sotto la media per la massima e 3 per la minima».
Insieme al clima “fuori stagione” sembra che anche le previsioni meteo abbiano deragliato un po’ generando ora ottimismo ora allarmismo in molti casi con previsioni errate. Come lo spiega?
«Le previsioni per essere attendibili non possono andare oltre i 5 giorni. Il problema è che molti di coloro che fanno le previsioni non sono meteorologi. Puntano a fare scalpore, a dare informazioni da titolo. Si arriva a fare le previsioni di quartiere. Ma come è possibile? Servirebbero delle stazioni ogni 200 metri. C’è poca serietà. Le previsioni da prendere sul serio sono quelle dei Lavori Pubblici, dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (il Collegio Romano ndr) e l’Aeronautica Militare che ha una sua scuola. Occorre essere preparati, non ci si può improvvisare».
Le stazioni meteo domestiche sono diffuse in moltissime abitazioni e ci sentiamo tutti un po’ esperti del meteo. Come legge questo interesse?
«Nel modo migliore. C’è curiosità, passione. I meterofili sono tantissimi. È un hobby come tanti altri. Ad esempio io amo la fotografia ma non per questo mi sento una fotografa».
Tempo anomalo da serie storica. La gente si chiede se questo clima è normale oppure se c’entrano i mutamenti climatici
«Parlare di clima significa parlare di milioni di anni. Basti pensare che il foro Romano era di frequente coperto di neve. Ci sono stati periodi di glaciazione e poi di desertificazione. Quando si parla di clima non si può parlare di serie, però ci sono cicli trentennali in cui è più freddo o più caldo. Dal 1961 al 1990 ha fatto mediamente più freddo mentre dal ’90 in poi ha fatto mediamente più caldo. Indubbiamente la mano dell’uomo ha influito su eventi particolari come alluvioni per aver cementificato l’alveo di un fiume, per aver deforestato una zona verde, per lo smog delle attività industriali e dei riscaldamenti. Ma i mutamenti climatici del pianeta sono ben altra cosa».
Concludendo, l’estate arriverà?
«Siamo appena entrati nel mese di agosto. C’è ancora tempo per godersi l’estate».
L’estate è già passata oppure deve ancora arrivare? La domanda delle domande non ha una risposta sola perché neppure gli esperti più seri e rigorosi si lasciano andare a previsioni che potrebbero venire smentite alla prova dei fatti. Certo, è sotto gli occhi di tutti l’anomalia di questa stagione partita col piede giusto e arrivata quasi al giro di boa tra maltempo, allarme meteo, vacanzieri in ritirata e operatori del turismo sull’orlo di una crisi di nervi. A Franca Mangianti, già responsabile dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano e presidente dell’associazione «Edmondo Bernacca», chiediamo intanto che tempo farà?
Professoressa, cosa devono aspettarsi i romani nel primo weekend d’agosto? Ce la faranno a godersi una giornata di di sole al mare più vicino?
«Sabato il tempo peggiorerà per una perturbazione che arriverà da nord e scenderà fino al centro. Il Lazio sarà solo marginalmente interessato ma non saranno giornate bellissime».
Ancora! A giugno il tempo non è stato granché, a luglio è andata anche peggio, ma il bel tempo quando arriva?
«Nel mese di giugno sono piovuti 101,4 millimetri quando il valore medio del periodo è di 32,2 mm, quindi è piovuto più del triplo. Teniamo conto che il 15,16 e 17 è piovuto quanto tutto il mese. Giugno 2014 è al settimo posto di tutta la serie storica del mese. Una pioggia di tale intensità si è verificata nel 1875, 1891,1903,1915, 1921».
Ombrelli al braccio e infradito ai piedi. Eppure a giugno sembrava quasi fatta. Sole e caldo, invece…
«Il picco del 9 giugno con 32,3 gradi aveva fatto credere che questa sarebbe stata “un’estate caldissima”, poi la temperatura è tornata nella media».
E a luglio cosa è successo nelle “alte sfere” del cielo?
«Ci sono state diverse perturbazioni dal nord con correnti di area fredda. Sono piovuti 60 millimetri di pioggia, quasi il triplo in dieci giorni di pioggia e le temperature sono state al di sotto della media stagionale sia nelle minime che nelle massime. Addirittura il 14 luglio eravamo 6 gradi sotto la media per la massima e 3 per la minima».
Insieme al clima “fuori stagione” sembra che anche le previsioni meteo abbiano deragliato un po’ generando ora ottimismo ora allarmismo in molti casi con previsioni errate. Come lo spiega?
«Le previsioni per essere attendibili non possono andare oltre i 5 giorni. Il problema è che molti di coloro che fanno le previsioni non sono meteorologi. Puntano a fare scalpore, a dare informazioni da titolo. Si arriva a fare le previsioni di quartiere. Ma come è possibile? Servirebbero delle stazioni ogni 200 metri. C’è poca serietà. Le previsioni da prendere sul serio sono quelle dei Lavori Pubblici, dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (il Collegio Romano ndr) e l’Aeronautica Militare che ha una sua scuola. Occorre essere preparati, non ci si può improvvisare».
Le stazioni meteo domestiche sono diffuse in moltissime abitazioni e ci sentiamo tutti un po’ esperti del meteo. Come legge questo interesse?
«Nel modo migliore. C’è curiosità, passione. I meterofili sono tantissimi. È un hobby come tanti altri. Ad esempio io amo la fotografia ma non per questo mi sento una fotografa».
Tempo anomalo da serie storica. La gente si chiede se questo clima è normale oppure se c’entrano i mutamenti climatici
«Parlare di clima significa parlare di milioni di anni. Basti pensare che il foro Romano era di frequente coperto di neve. Ci sono stati periodi di glaciazione e poi di desertificazione. Quando si parla di clima non si può parlare di serie, però ci sono cicli trentennali in cui è più freddo o più caldo. Dal 1961 al 1990 ha fatto mediamente più freddo mentre dal ’90 in poi ha fatto mediamente più caldo. Indubbiamente la mano dell’uomo ha influito su eventi particolari come alluvioni per aver cementificato l’alveo di un fiume, per aver deforestato una zona verde, per lo smog delle attività industriali e dei riscaldamenti. Ma i mutamenti climatici del pianeta sono ben altra cosa».
Concludendo, l’estate arriverà?
«Siamo appena entrati nel mese di agosto. C’è ancora tempo per godersi l’estate».
L’estate è già passata oppure deve ancora arrivare? La domanda delle domande non ha una risposta sola perché neppure gli esperti più seri e rigorosi si lasciano andare a previsioni che potrebbero venire smentite alla prova dei fatti. Certo, è sotto gli occhi di tutti l’anomalia di questa stagione partita col piede giusto e arrivata quasi al giro di boa tra maltempo, allarme meteo, vacanzieri in ritirata e operatori del turismo sull’orlo di una crisi di nervi. A Franca Mangianti, già responsabile dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano e presidente dell’associazione «Edmondo Bernacca», chiediamo intanto che tempo farà?
Professoressa, cosa devono aspettarsi i romani nel primo weekend d’agosto? Ce la faranno a godersi una giornata di di sole al mare più vicino?
«Sabato il tempo peggiorerà per una perturbazione che arriverà da nord e scenderà fino al centro. Il Lazio sarà solo marginalmente interessato ma non saranno giornate bellissime».
Ancora! A giugno il tempo non è stato granché, a luglio è andata anche peggio, ma il bel tempo quando arriva?
«Nel mese di giugno sono piovuti 101,4 millimetri quando il valore medio del periodo è di 32,2 mm, quindi è piovuto più del triplo. Teniamo conto che il 15,16 e 17 è piovuto quanto tutto il mese. Giugno 2014 è al settimo posto di tutta la serie storica del mese. Una pioggia di tale intensità si è verificata nel 1875, 1891,1903,1915, 1921».
Ombrelli al braccio e infradito ai piedi. Eppure a giugno sembrava quasi fatta. Sole e caldo, invece…
«Il picco del 9 giugno con 32,3 gradi aveva fatto credere che questa sarebbe stata “un’estate caldissima”, poi la temperatura è tornata nella media».
E a luglio cosa è successo nelle “alte sfere” del cielo?
«Ci sono state diverse perturbazioni dal nord con correnti di area fredda. Sono piovuti 60 millimetri di pioggia, quasi il triplo in dieci giorni di pioggia e le temperature sono state al di sotto della media stagionale sia nelle minime che nelle massime. Addirittura il 14 luglio eravamo 6 gradi sotto la media per la massima e 3 per la minima».
Insieme al clima “fuori stagione” sembra che anche le previsioni meteo abbiano deragliato un po’ generando ora ottimismo ora allarmismo in molti casi con previsioni errate. Come lo spiega?
«Le previsioni per essere attendibili non possono andare oltre i 5 giorni. Il problema è che molti di coloro che fanno le previsioni non sono meteorologi. Puntano a fare scalpore, a dare informazioni da titolo. Si arriva a fare le previsioni di quartiere. Ma come è possibile? Servirebbero delle stazioni ogni 200 metri. C’è poca serietà. Le previsioni da prendere sul serio sono quelle dei Lavori Pubblici, dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (il Collegio Romano ndr) e l’Aeronautica Militare che ha una sua scuola. Occorre essere preparati, non ci si può improvvisare».
Le stazioni meteo domestiche sono diffuse in moltissime abitazioni e ci sentiamo tutti un po’ esperti del meteo. Come legge questo interesse?
«Nel modo migliore. C’è curiosità, passione. I meterofili sono tantissimi. È un hobby come tanti altri. Ad esempio io amo la fotografia ma non per questo mi sento una fotografa».
Tempo anomalo da serie storica. La gente si chiede se questo clima è normale oppure se c’entrano i mutamenti climatici
«Parlare di clima significa parlare di milioni di anni. Basti pensare che il foro Romano era di frequente coperto di neve. Ci sono stati periodi di glaciazione e poi di desertificazione. Quando si parla di clima non si può parlare di serie, però ci sono cicli trentennali in cui è più freddo o più caldo. Dal 1961 al 1990 ha fatto mediamente più freddo mentre dal ’90 in poi ha fatto mediamente più caldo. Indubbiamente la mano dell’uomo ha influito su eventi particolari come alluvioni per aver cementificato l’alveo di un fiume, per aver deforestato una zona verde, per lo smog delle attività industriali e dei riscaldamenti. Ma i mutamenti climatici del pianeta sono ben altra cosa».
Concludendo, l’estate arriverà?
«Siamo appena entrati nel mese di agosto. C’è ancora tempo per godersi l’estate».
di Cinzia Tralicci