Mercantile con a bordo armi dell’esercito va a fuoco

cargo mercantileSalerno, 7 Sett. – Si è sfiorata una strage, di uomini e mezzi, durante ‘operazione italiana di ritiro dall’Afghanistan. La notizia è rimasta segreta fino a venerdì, quando L’Espresso – in esclusiva – l’ha svelata: “L’Alitinia, un mercantile lungo 150 metri con a bordo centinaia di mezzi dell’Esercito, inclusi blindati da combattimento, ha preso fuoco nel Golfo di Aden, proprio nella zona infestata dai pirati, ed è rimasto alla deriva per giorni. L’equipaggio ha abbandonato la nave ed è stato soccorso da una flotta cinese. Il trasporto di veicoli e armamenti infatti non era scortato dalla nostra Marina, nonostante si trovasse nelle acque dei predoni somali”.

La vicenda – racconta ancora L’Espresso – è accaduta nella notte tra il cinque e il sei maggio, poco dopo la partenza dell’Altinia verso Salerno. Poco dopo le due, è scoppiato un incendio in sala macchina con il personale – tutti civili – che ha tentato invano di domare le fiamme. Così i marinai hanno deciso di abbandonare la nave e salire sulle scialuppe, dalle quali sono stati portati in salvo da una squada militare cinese. Il carico di armi e mezzi, invece, è rimasto alla mercé dei pirati. L’Altinia con il suo arsenale – svela L’Espresso – è rimasta in balia delle onde. Solo l’otto maggio un elicottero partito dal caccia Mimbelli, che si trovava a Giubiti, ha calato un team di incursori per verificare che il carico fosse intatto.

Dopo una settimana alla deriva, il mercantile è stato messo in sicurezza da una società specializzata olandese e poi rimorchiato fino alla base di partenza.

Fonte: SalernoToday

lc