Imprenditore condannato a 6 anni per aver ucciso il ladro si è costituito

monella_big_1Bergamo, 8 settembre 2014 – Antonio Monella, l’imprenditore edile di Arzago condannato in via definitiva a sei anni e due mesi di reclusione per aver ucciso nel 2006, sparandogli, un ladro che gli stava rubando il suv nel cortile dell’abitazione, si è presentato spontaneamente in carcere a Bergamo, questa mattina alle 10, accompagnato dal figlio Alberto, 26 anni, e dall’avvocato Enrico Mastropietro. Monella a marzo ha chiesto la grazia al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che non si è ancora pronunciato. La sentenza irrevocabile di condanna è del 25 febbraio scorso. Nel frattempo gli è stato concesso un differimento di sei mesi della pena detentiva che però è scaduto. Il procuratore di Bergamo, Francesco Dettori, si apprestava dunque a dare esecuzione alla pena.

Davanti al cancello del carcere di via Gleno a Bergamo, il figlio di Monella, Alberto, 26 anni, ha abbracciato il padre prima che quest’ultimo varcasse la soglia della casa circondariale. «Mio papà ora è in carcere. Non è fuggito – ha detto ai cronisti presenti -. Speriamo che questo comitato e queste parole siano un segnale forte anche per Roma». In favore della grazia a Monella si è costituito un comitato bipartisan, che ha visto l’adesione della Lega Nord, con la presenza di Matteo Salvini più volte a casa dell’imprenditore, ma anche del sindaco di Arzago, Gabriele Riva, che è anche segretario provinciale del Partito Democratico.

Fonte Il Messaggero
A.L.