Confiscate case al clan Pesce-Pistillo

poliziaANDRIA (BT), 10 settembre 2014 – Nella giornata di ieri la Polizia di Stato, al termine di una indagine condotta dalla Squadra Mobile di Bari e dal Commissariato di Andria, ha eseguito un sequestro anticipato ai fini della confisca, a carico di un esponente di spicco della criminalità organizzata andriese appartenente al clan Pesce-Pistillo.

Il provvedimento è stato emesso il 30 agosto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Trani, in accoglimento della proposta del procuratore della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Bari.

Oggetto del sequestro sono due unità immobiliari nel centro storico di Andria, adibite ad abitazione principale del nucleo familiare. L’organizzazione, che opera nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, secondo gli inquirenti, è molto radicata sul territorio (centro storico e periferia nella zona di San Valentino) avendo a disposizione molte armi per mantenere l’egemonia nelle zone di spaccio.

Gli immobili sequestrati, sebbene risultati intestati a prestanome insospettabili, a seguito di accertamenti patrimoniali sono stati ricondotti nella disponibilità di Luigi Pesce, 65 anni, ritenuto leader della organizzazione criminale, al momento detenuto in quanto condannato in primo grado per associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Di qui il provvedimento d’urgenza anticipato.

Le unità immobiliari si trovano nella centralissima via Santa Chiara, con affaccio su piazza Re Manfredi, vicino alla chiesa di San Domenico. Si tratta di immobili d’epoca pregiati, che si compongono di una palazzina in soluzione indipendente, più altre pertinenze, per una superficie totale di più di 300 metri quadrati, con valore commerciale stimato in circa 600mila euro.

Fonte Gazzetta del Mezzogiorno
A.L.