Incendio al comando dei vigili, quattro auto distrutte

incendio auto polizia municipale vigili san dona-2Fiamme di probabili origini dolose. Danneggiato in maniera irreparabile anche un defibrillatore.

San Donà di Piave (VE), 11 settembre 2014 -Tornano a essere distrutte dalle fiamme auto di servizio della polizia municipale. Anche questa volta con ogni probabilità non si è trattato di un incidente ciò che è accaduto verso le 4 della mattina di giovedì nella sede del comando della polizia locale di San Donà in via Ungheria. Come un anno fa, quando ad andare distrutti a metà giugno furono quattro veicoli dei vigili di Caorle.

Vicenda simile anche qualche ora fa, su cui stanno indagando i carabinieri della città del Piave. A un certo punto, infatti, è scattato l’allarme per un rogo che velocemente si è allargato alle quattro auto in sosta una accanto all’altra. Tre erano mezzi veri e propri della polizia locale (tra cui un furgoncino che fungeva da comando mobile, con all’interno quindi alcol test, strumentazione varia e kit di primo soccorso, e una Fiat Punto), una Panda, invece, era utilizzata dai messi comunali.

Nonostante l’intervento dei pompieri, le fiamme hanno danneggiato pesantemente tutti i veicoli, interessando anche l’edificio della sede del comando. D’altronde le auto erano parcheggiate vicino allo stabile: l’incendio ha quindi interessato le tapparelle delle finestre e alcuni vetri sono andati in frantumi. Distrutta anche una grondaia in plastica. Sono stati dichiarati inagibili gli uffici Tributi e Arpav del Comune, e parzialmente inagibili diverse stanze della Municipale stessa.

Il magistrato di turno ha naturalmente disposto il sequestro dei mezzi, in modo da proseguire le indagini su chi possa essersi macchiato di questa incursione, anche perché un buco nella recinzione, grande abbastanza per permettere ad un uomo di sgusciare all’interno, lascia capire che non si tratta di un incidente. “La Giunta comunale, già convocata per oggi (giovedì, ndr) si terrà nel luogo dell’incendio invece che in municipio – ha dichiarato il sindaco Andrea Cereser – Tra le dotazioni delle auto andate distrutte, il defibrillatore in uso agli agenti. Si tratta di uno strumento salvavita e basta questo elemento a definire quanto odioso è un gesto del genere, se confermata l’origine dolosa”.

Fonte VeneziaToday
A.L.