Garlasco (Pavia), 11 settembre 2014 – Omicidio di Garlasco, “i cinque marcatori del Dna sono compatibili con Alberto Stasi ma potrebbero essere di chiunque. Al momento non è un dato significativo”. E’ quanto sostiene l’avvocato di Alberto Stasi, Fabio Giarda in merito all’esame che si è svolto nella sede del Dipartimento di scienza e salute dell’Università di Genova nell’ambito del processo d’appello-bis che vede imputato Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Il perito genovese Francesco De Stefano il 22 settembre consegnerà ai giudici della corte di appello di Milano la relazione con i risultati della comparazione. “Vedremo cosa verrà scritto nella perizia. Verificheremo in sede di deposito – ha continuato il legale – La comparazione è stata fatta su pochissimi marcatori che sono comuni a quelli di un sacco di altre persone. I marcatori in totale sono 17, ma per una validità concreta ne servono almeno la metà più uno. Questo esame ha validità statistica ma non in termini processuali”. Il legale ha poi precisato: “Non è vero che Alberto si è rifiutato di sottoporsi al prelievo del Dna. Abbiamo solo chiesto un differimento perché eravamo tutti in ferie e volevamo dei chiarimenti”
I PEDALI E I GRAFFI – L’avvocato Fabio Giarda, al termine della riunione col perito e i consulenti di parte, ha risposto anche a una domanda su alcune foto scattate da un carabiniere nel corso di uno dei primi interrogatori del ragazzo. “Quando vedremo le foto dei graffi, se ci sono, le valuteremo. Ma agli atti non ci sono. Sulla camminata – ha aggiunto – ho letto che ci sono risultati incompatibili con quelli che avevamo e che noi non conosciamo. Sulla bicicletta c’è il discorso dello scambio dei pedali che abbiamo già smontato”. Secondo i difensori della parte civile, infatti, Alberto avrebbe scambiato i pedali dalla sua bici con quelli della madre dopo le dichiarazioni di una testimone. La bici della madre era stata sequestrata solo lo scorso aprile dopo che, all’indomani del delitto, due testimoni avevano parlato di un bici nera da donna e sono in corso nuove indagini.
Fonte La Nazione
A.L.